La commovente foto del medico che abbraccia un paziente anziano in lacrime: "voglio tornare a casa da mia moglie"
L'epidemia di Coronavirus, che ha segnato tragicamente l'andamento del 2020, ha lasciato una lunga scia di morte e distruzione, sia a livello umano che dal punto di vista dell'economia dei vari Stati. Il personale ospedaliero è stremato, la popolazione divisa tra chi cerca di negare l'evidenza di un virus letale e chi prende le dovute precauzioni pur di non ammalarsi. Negli Stati Uniti la situazione è tragica come anche in altri Paesi; qui, durante il Giorno del Ringraziamento (il quarto o ultimo giovedì di Novembre, in cui gli americani "ringraziano Dio" per il raccolto e per quanto ricevuto durante l'anno), medici e infermieri non hanno avuto un minuto per festeggiare. Non c'è granché da festeggiare, effettivamente. A Houston, in Texas, il Dottor Joseph Varon, capo del suo reparto, non ha smesso di lavorare un minuto durante il Giorno del Ringraziamento. A dimostrarlo, una foto divenuta oi virale, in cui abbraccia un paziente anziano che era scoppiato in lacrime.
via Fox10 Phoenix
Dicono che il Dottor Joseph Varon, capo dell'unità di terapia intensiva allo United Memorial, abbia lavorato per 251 giorni di fila, senza mai prendersi una pausa, e il Giorno del Ringraziamento non è stata fatta eccezione. In una foto simbolica che ha fatto il giro del mondo, lo vediamo in tenuta anti-Covid mentre cerca di confortare un anziano paziente in lacrime.
Il medico ha riferito: "Sono nell'unità Covid e vedo questo paziente anziano alzarsi dal letto, stava cercando di andarsene, piangeva. Mi sono avvicinato e gli ho chiesto: perché piangi? Lui mi ha risposto: voglio stare con mia moglie. Così l'ho abbracciato". Il medico non si è neanche accorto di essere stato fotografato in quel momento così drammatico.
Il medico si è detto molto frustrato rispetto ai suoi concittadini che non rispettano abbastanza le norme anti-Covid e, alla fine, finiscono nel suo reparto di terapia intensiva. Il Dottor Varon vorrebbe non dover abbracciare più nessuno, perché significherebbe che i contagi sono in calo e così anche i decessi. Sono molti i pazienti che cercano di scappare, soprattutto gli anziani, che soffrono maggiormente l'isolamento. Il paziente della foto sta molto meglio e probabilmente tornerà presto a casa da sua moglie. Ma quanti altri sono costretti in un letto d'ospedale a ricevere un trattamento e a vedere i propri cari giusto attraverso lo schermo di un telefono?
Speriamo che tutto questo possa finire il prima possibile.
