Questa centralinista del 911 ha contribuito a salvare le vite di un bimbo e di un anziano nel giro di un'ora

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di Lorenzo Mattia Nespoli

29 Settembre 2020

Questa centralinista del 911 ha contribuito a salvare le vite di un bimbo e di un anziano nel giro di un'ora
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Non tutti gli eroi indossano un mantello e sono conosciuti dal mondo intero. Spesso magari lo dimentichiamo, ma i gesti più significativi, coraggiosi ed esemplari vengono da persone comuni, che passano quasi inosservate ma che meritano di essere elogiate proprio come le altre.

Pensate ad esempio ai centralinisti che ogni giorno rispondono ai numeri d'emergenza. Sulle prime potremmo pensare che il loro ruolo è semplicemente quello di prendere chiamate e allertare i soccorsi, ma in realtà fanno molto di più, come ha dimostrato la ragazza 21enne di cui stiamo per parlarvi.

via People

Flagler County Sheriff's Office/Facebook

Flagler County Sheriff's Office/Facebook

Si chiama McKenzie Davis ed è un'operatrice del numero d'emergenza statunitense 911 che lavora in Florida, nella Contea di Flagler. Il suo lavoro - e quello dei suoi colleghi - non è affatto semplice e scontato, visto che gli operatori d'emergenza sono i primi che ricevono le chiamate da chi si trova in difficoltà e, oltre ad allertare i soccorsi, devono anche essere bravi nel tranquillizzare le persone e magari suggerire operazioni da compiere nell'immediato.

Un pomeriggio, McKenzie ha risposto alla chiamata di una madre molto agitata, che sosteneva che suo figlio di 6 mesi aveva smesso di respirare. Cercando di calmare la donna, la ragazza le ha spiegato come effettuare il massaggio cardiaco. La mamma è riuscita a mettere in pratica le indicazioni dell'operatrice e i consigli per la rianimazione cardiopolmonare stavano funzionando.

Il bimbo ha ricominciato a respirare e a muoversi, con immensa gioia di entrambe: era salvo. A quel punto la ragazza ha inviato immediatamente un'ambulanza per i dovuti accertamenti. Ma le emozioni di quel pomeriggio non erano destinate a finire lì. Circa un'ora dopo è arrivata un'altra chiamata.

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Sembra impossibile, ma l'emergenza era pressoché la stessa che la giovane Davis aveva appena dovuto fronteggiare. Al telefono c'era una donna che urlava, disperata perché suo marito, un uomo anziano, aveva smesso di respirare mentre era in piscina. Nessuno dei presenti sapeva come eseguire la rianimazione cardiaca, così McKenzie li ha invitati a mettere il telefono in vivavoce e li ha guidati passo dopo passo nella delicatissima manovra. Nel frattempo, ha inviato i soccorsi, e per fortuna, quando sono arrivati, l'uomo si è salvato.

Insomma: nel giro di appena un'ora, questa ragazza, "nascosta" dietro un numero di telefono così scontato ma così importante, è riuscita a salvare due vite grazie alla sua rapidità di pensiero, al suo sangue freddo e alla sua capacità di spiegarsi. Il suo - e quello di molti altri "eroi discreti" è molto più che un lavoro di routine: queste persone sono i primi soccorritori di chi è in difficoltà. Non resta che fare i complimenti a questa ragazza e augurarsi che possa aiutare ancora tante altre persone!

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