Questa donna è stata licenziata dopo 19 anni di lavoro per aver dimenticato di mettere in cassa 20 centesimi

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di Lorenzo Mattia Nespoli

24 Settembre 2020

Questa donna è stata licenziata dopo 19 anni di lavoro per aver dimenticato di mettere in cassa 20 centesimi
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A volte l'umanità è davvero capace di tirar fuori il peggio di sé ai danni di persone che proprio non lo meritano. Pensate ai rapporti sul posto di lavoro: ingiustizie e prepotenze da parte di chi comanda possono essere all'ordine del giorno, anche solo per la voglia di sfogarsi con un dipendente che non ha fatto nulla di male.

Lo sa bene la donna di cui stiamo per parlarvi che, nel Regno Unito, è rimasta letteralmente allibita quando la titolare del panificio per cui lavorava da ben 19 anni l'ha licenziata in tronco. Il motivo? Un presunto "furto" di 20 centesimi.

via The Telegraph

Yvonne Hough/Facebook

Yvonne Hough/Facebook

Avete capito bene: 20 centesimi, pochi spiccioli che mancavano dalle casse e, per la 54enne Yvonne Hough, è scattato il licenziamento immediato. La dipendente del panificio di Preston aveva comprato degli snack per i suoi nipoti prima di andar via, ma aveva dimenticato di mettere in cassa 20 centesimi sul totale di quanto doveva pagarli. Così, venuta a conoscenza di questa mancanza, la proprietaria ha pensato bene di accusarla di furto e di mandarla via.

Non serve essere avvocati del lavoro per comprendere l'ingiustizia di un provvedimento del genere. L'episodio non era infatti né intenzionale né ripetuto, ma un'autentica dimenticanza che può accadere a tutti. Specie a una dipendente di cui, dopo quasi 20 anni, si dovrebbe avere fiducia. Dopo un controllo sulle telecamere di sorveglianza e dopo una telefonata alquanto risentita, la datrice di lavoro è arrivata alla soluzione più drastica, lasciando Yvonne nei guai.

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Pxfuel - foto di archivio

Pxfuel - foto di archivio

La donna, per tutta risposta, ha fatto ricorso legale contro il licenziamento ingiusto, e il giudice le ha dato ragione. La donna non poteva essere cacciata su due piedi per una motivazione così futile e sporadica, e il tribunale ha condannato la proprietaria del negozio a risarcirla di oltre 3200 euro. Al di là del fatto che, per fortuna, la giustizia ha trionfato, fa davvero male leggere episodi di questo tipo, che ancora una volta testimoniano che purtroppo alcune persone non impareranno mai a comportarsi in modo equo e giusto.

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