Essere madrina è un grande onore: si diventa guida spirituale e "seconda mamma" di un bimbo ancora in fasce

di Simone Fabriziani

19 Settembre 2020

Essere madrina è un grande onore: si diventa guida spirituale e "seconda mamma" di un bimbo ancora in fasce
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Essere la madrina di un bambino nato da poco è una delle gioie più belle che una donna possa provare nella sua vita. Non soltanto accettare questa "investitura" è un privilegio e una forma di enorme fiducia tra la madrina "in pectore" e i genitori del piccolo, tra cui si pensa intercorra un rapporto di amicizia veramente stretto, ma è anche una grande responsabilità etica e spirituale: la madrina, così come il padrino ovviamente, dovrà essere una vera e propria "guida" per il bambino.

via You Are Mom

Pixabay

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Solitamente, nei paesi di religione cristiana, sono i genitori a scegliere i nomi del padrino e della madrina nel momento della cerimonia del battesimo del figlioletto; la mamma sceglie il nome della madrina, il papà quello del padrino. Nonostante entrambi svolgano quindi un ruolo fondamentale per la crescita e lo sviluppo del nato da poco, è la madrina che sente su di sé un carico d responsabilità e privilegio non da poco.

Infatti, la madrina appuntata dalla mamma del bambino, non deve necessariamente essere una parente stretta: molte volte difatti, è il caso che essa sia un'amica stretta, con cui intercorre un rapporto di fiducia e intimità che va ben oltre i legami di sangue...

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Quando una mamma sceglie la persona adatta per fare da madrina al proprio figlio, significa che sta riponendo una volta per tutte tutta la sua fiducia e affetto nelle mani di una donna fidata, insostituibile nelle sua vita: una persona che, in assenza dei genitori per qualunque motivo o imprevedibilità della vita, sarà in grado di fare le loro veci, di crescere, di indirizzare e sopratutto, di guidare il bambino verso una crescita e uno sviluppo personale sano e retto.

Una responsabilità non da poco quella della madrina di un battesimo, un dovere spirituale che nella vita pratica di tutti i giorni diventa però esortazione a fare del bene, a prendersi cura di una creatura che, nonostante possa non condividere con noi un legame genetico, è legata al nostro destino da un rapporto di estrema fiducia e affetto nei confronti dei suoi genitori. Mica poco!

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