Secondo uno psicologo, l'ansia può essere il riflesso di una capacità maggiore di risolvere i problemi della vita

di Simone Fabriziani

04 Settembre 2020

Secondo uno psicologo, l'ansia può essere il riflesso di una capacità maggiore di risolvere i problemi della vita
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Secondo le recenti stime dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, a soffrire di disturbi di ansia sono almeno 260 milioni di persone in tutto il mondo. Una sintomatologia molto più comune e frequente quindi di quello che si possa pensare, il cui livello è enormemente aumento dalla quantità di stress della vita quotidiana. Per questo fin troppo spesso l'ansia viene accidentalmente fatta passare come un semplice "accumulo di stress". Ma forse non è esattamente cosi.

via The Cut

Pikist

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Secondo gli studi condotti da David Barlow, ricercatore della Boston University e del Center For Anxiety And Related Disorders, l'ansia e tutti i disturbi che ne derivano, potrebbero essere la risposta ad un'attività intellettiva e cerebrale aumentata e mai superficiale. Vale a dire, che chi affronta le difficoltà di tutti i giorni analizzandole ed elaborandole attentamente, potrebbe essere maggiormente esposto ad attacchi di ansia.

Secondo il pensiero di Barlow, la sindrome legata all'ansia si presenta negli individui quando questi affrontano un problema e cercano la soluzione per risolverlo, attivando quindi dei meccanismi legati all'attività cerebrale del problem-solving.

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Una tesi, quella di Barlow, che potrebbe suggerire che la sindrome psicologica legata agli attacchi di ansia non ha bisogno di venir curata con psicoterapia mirata o l'uso di psicofarmaci specifici, ma è una condizione della mente e del cervello con cui ci si può convivere sapendola gestire ed accettare nella chiave di lettura di "riflesso" della nostra spiccata capacità di analizzare i problemi e di saperli affrontare con estrema intelligenza e poca superficialità.

Una tesi medica che fa molto discutere ma che potrebbe aprire a nuove metodologie verso l'accettazione di questa sindrome da parte di chi ne soffre quotidianamente.

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