Viene dichiarata morta per 27 minuti ma poi torna in vita: al risveglio descrive il Paradiso
Ci sono alcune storie a cui è difficile credere se non si è vissuta un'esperienza simile, o del tutto uguale, ma che conservano lo stesso una grande potenza narrativa. Se qualcuno vi dicesse di aver visto il Paradiso, d'altronde, come reagireste? A sostenere la tesi sulla reale esistenza del Paradiso è Tina Hines, una donna residente in Arizona, mamma di 4 figli, e protagonista di quello che sembrerebbe essere un vero miracolo. La donna, infatti, ha avuto un arresto cardiaco ed è stata dichiarata morta per 27 minuti. Poi, improvvisamente, si è risvegliata e ha avuto qualcosa da raccontare.
Tina Hines era pronta per fare una bella escursione assieme a suo marito Brian quando si è improvvisamente sentita male; a seguito di un arresto cardiaco, i medici l'hanno dichiarata morta per 27 minuti. La donna, infatti, è letteralmente "tornata in vita" e la prima cosa che ha chiesto, in stato di shock, è stata una penna. Essendo intubata, Tina non poteva parlare, per questo ha chiesto con urgenza di poter scrivere su un foglietto. Nonostante la confusione, il suo messaggio era chiaro: "È reale". Questo era quanto aveva scritto su quel foglio. I presenti nella stanza le hanno domandato cosa esattamente fosse "reale" e la donna, per tutta risposta, ha semplicemente puntato il dito verso il cielo, con le lacrime agli occhi.
In una successiva intervista, Tina ha dichiarato di aver visto il Paradiso e ha provato a descriverlo: "Era così reale, i colori così vibranti". La donna, una vera superstite, ha anche riferito di aver intravisto una figura, probabilmente quella di Gesù, che la stava aspettando davanti a un cancello nero, al di là del quale c'era una luce fortissima. Sentendo il suo racconto, si capisce come in quei pochi minuti la donna abbia raggiunto la porta del Paradiso. Chi non ha fede, forse, farà fatica a credere a questa storia; Tina e suo marito sono molto credenti e si considerano, oggi, testimoni di un vero miracolo.
La nipote di Tina ha voluto tatuarsi sul polso la scritta "it's real", ossia "è reale", proprio come la zia lo aveva scritto una volta "resuscitata". Per lei è un modo per cercare di avere più fiducia in una fede che, spesso e volentieri, non è assolutamente visibile.