Gli animali marini non sono un passatempo per la spiaggia: l'ENPA elenca 6 motivi per evitare di catturarli per gioco
Chi di noi da piccolo non ha mai provato l'ebbrezza di giocare sulla spiaggia con secchiello, palette e retino e ha cercato di "catturare" dalle profondità marine gli abitanti di questo habitat straordinario? All'apparenza, catturare con la nostra retina e con il nostro secchiello meduse, piccoli o grandi granchi, stelle marine e conchiglie preziose può sembrare un gioco molto stimolante e divertente, eppure è una pratica che mette a serio rischio la vita di questi animali marini.
via ENPA
Sapevate difatti che molto spesso catturare questi animali dall'acqua e lasciarli all'interno del proprio secchiello sotto la calura del sole potrebbe essere una condanna a morte certa per questa fauna marina? La maggior parte delle volte infatti, le alte temperature non lasciano scampo a questi poveri animali che, ritornati in acqua, difficilmente riescono nuovamente ad adattarsi alla nuova condizione. Per questa ragione l'ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) ha elencato 6 regole da seguire per fare in modo che i bambini crescano con la consapevolezza che giocare con gli animali marini può danneggiarli:
- Prendere un granchio, una stella marina o qualsiasi altro animale del mare e metterli nel secchiello equivale a una loro morte certa, anche una volta liberati! L’acqua dentro il secchiello raggiunge infatti alte temperature velocemente, senza che i bimbi possano rendersene conto. Quaranta gradi possono essere fatali per gli abitanti del mare!
- Per granchi, meduse e pesciolini vittime dei retini i secchielli rappresentano una vera e propria tortura. Eppure lasciamo che i nostri bimbi li catturino e li tengano al sole tranquillamente, magari girandoli con le palette o con i rastrelli. Ci chiediamo: insegnereste ai vostri figli volontariamente come torturare un animale?
- I bambini che rispettano gli animali, tutti gli animali anche quelli che vivono nel mare, sono adulti migliori. Tra i tanti ad affermarlo, anche uno studio dei ricercatori dell’Università di Cambridge che sottolinea come l’amicizia con un animale sviluppi nel bambino il rispetto verso gli altri e la capacità di relazionarsi con il mondo in maniera equilibrata.
- Gli animali del mare hanno tante storie da raccontare. Sapevate che le meduse sono tra i più antichi animali al mondo? E che le orche riescono a nuotare anche dormendo? Mentre metà cervello fa un pisolino l’altra metà rimane sveglia. E che per individuare i pesci un delfino emette fino a 1000 click al secondo? E che i polpi hanno il sangue blu e tre cuori, uno dei quali smette di battere quando nuotano?
- Esistono modi più divertenti ed educativi di giocare in mare. Foto subacquee, la gara a chi trova e vede più abitanti del mare, raccogliere conchiglie sulla spiaggia, scoprire i fondali con la maschera. Sono solo alcuni degli esempi delle mille attività che si possono fare nel rispetto del mare e dei suoi abitanti.
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Il mare e gli oceani coprono il 70% del pianeta e producono il 50% dell’ossigeno che respiriamo. Rispettare il mare e i suoi abitanti è rispettare noi stessi e le persone che amiamo.
6 buonissimi motivi per iniziare a lasciare in pace gli animali marini sin dalla tenera età, non trovate?