Questa donna del Malawi ha liberato più di 1500 spose bambine e le ha fatte tornare a scuola
Secondo i dati delle Nazioni Unite, una ragazza su tre si sposa prima di compiere 18 anni in alcune aree sottosviluppate del Pianeta; purtroppo, il fenomeno delle "spose bambine" è molto radicato nel tessuto sociale e culturale dell'Africa più povera e dunque difficile da estirpare, e tanto meno denunciare pubblicamente. Per questo quando una donna, Theresa Kachindamoto si è pubblicamente opposta a questo fenomeno riprovevole, molte cose sono cambiate in meglio.
via Al Jazeera
Swathi Sridharan (ICRISAT)/Wikimedia
Nonostante i matrimoni al di sotto dei 18 anni siano stati aboliti in Malawi nel 2015, il 42% delle ragazze dai 20 ai 24 anni della nazione più povera dell'Africa sub-sahariana si era già unita in matrimonio al di sotto del compimento della maggiore età; per questo, quando Theresa è diventata capo dirigente del distretto di Dedza, ha abolito la pratica dei matrimoni infantili, facendo firmare la nuova legge a 50 dei suoi sotto-capi.
Theresa ha in seguito abolito anche i cosiddetti "campi di iniziazione sessuale", dove le mogli di meno di 18 anni venivano "istruite" su come dare piacere al proprio coniuge, e ha annullato ufficialmente più di 1500 matrimoni infantili, mandando tutte le ragazza a studiare a scuola.
Un risultato che Theresa ha ottenuto con la persistenza, la tenacia la grinta di voler opporsi con tutta la sua forza e il suo potere contro un aspetto della tradizione centenaria del suo Paese che fa parte della cultura da decenni ormai; ovviamente negli anni, non sono mancate le minacce alla dirigente, accusata di voler intaccare e stravolgere la cultura e le tradizione del Malawi.
Ma solo grazie ad un coraggioso atto di rivoluzione si possono cambiare veramente le cose; e in questo caso, cambiare in meglio affinché un'intera generazione di ragazze adolescenti possa crescere genuinamente frequentando una scuola e godendo di un'istruzione. Bravissima, Theresa!