Vivere in pace con se stessi talvolta significa accettare il passato e accogliere tutte le nostre imperfezioni
L'imperatore filosofo Marco Aurelio affermava in una delle sue massime più celebri: "Chi vive in armonia con se stesso vive in armonia con il mondo". Ora, vivere in armonia con il mondo di certo non significa saper allontanare ogni dolore o sofferenza del passato e del presente, ma significa saper vivere in pace innanzitutto con noi stessi. Un atto di coraggio e di amore verso la nostra vita, nelle sue imperfezioni, che è una delle tappe psicologiche fondamentali per abbandonare definitivamente ansia, stress e tristezza.
via Psychology Today
Saper vivere in armonia con noi stessi non significa, come dicevamo prima, far finta che il passato non esista, ma saperlo affrontare con coraggio e forza d'animo, senza mai pensare che una vita felice e pacifica sia una vita senza preoccupazioni, ansia, stress, dolori e sofferenze. Prima ci mettiamo in testa che le tribolazioni sono universali e che noi non siamo meno fortunati di altri, prima accettiamo con pazienza e pacifica rassegnazione i misteri della vita.
Vivere in pace con il mondo e con se stessi risiede proprio in questo: saper intercettare le frequenze delle persone e delle cose che ci circondano, accettare dentro d noi tutto quello che la vita ci riserva, il bene e il male, senza distinzioni, ed infine accettare i nostri difetti, i nostri errori, il nostro tumultuoso passato.
Una volta accettato il mondo per quello che è, la fase successiva risiede nel saper accogliere dentro di noi la nostra vera essenza: non vergognarsi del proprio passato, degli errori commessi, delle infinite imperfezioni che abbiamo, della vita non esattamente perfetta che conduciamo ma che possiamo migliorare: la strada verso la pace interiore è quella che infine ritorna a noi stessi.
Sapere amare il mondo e la nostra essenza è il passo definitivo e fondamentale per vivere la pace vera, quella che a tanti ancora sfugge perché offuscata dall'incessante e spesso ridicola ricerca di una felicità che stia "fuori" da noi stessi. Ma il punto è che se non stiamo bene con noi, non staremo bene con nessun altro e da nessun'altra parte.