In casa per il lockdown, un bimbo di 9 anni disegna tutti i suoi compagni di classe in posa: gli manca la scuola
Quando i bambini sono costretti a casa per lunghissimi mesi a causa delle restrizioni durissime dovute al lockdown, la creatività e l'ispirazione giocano con la nostalgia di tornare al più presto tra i banchi. Così, in attese della riapertura delle scuole in Italia, il piccolo Francesco di 9 anni, alunno dell'Istituto Scalarandi di Torino, ha gettato tutta la sua creatività artistica e tutta la sua nostalgia de compagni di classe che ha realizzato uno stilizzato disegno che sta commuovendo tutti.
Il disegno del bambino di 9 anni ritrae tutta la classe in posa per la tradizionale fotografia di fine anno e, nonostante il lockdown delle scuole sia iniziato a Torino dal 21 febbraio (subito dopo le festività del Carnevale), la mancanza dei banchi di scuola e dei volti dei compagni si fa sentire grandemente. Per questo il genuino e commovente disegno di Francesco è arrivato anche alla vice-ministra per l'Istruzione Anna Ascani, che in un post su Facebook ha dichiarato:
"Francesco ha 9 anni, frequenta la scuola primaria a Torino.
Ha disegnato tutta la sua classe e l’ha mandata ai suoi compagni, scrivendo: “visto che quest’anno non possiamo fare la foto di classe, ci ho pensato io”.
Questo virus non ha permesso a tanti bambini di abbracciarsi e condividere momenti di socialità, elementi fondamentali quanto l’apprendimento.
Quando ho ricevuto questa foto, però, ho anche pensato alla loro capacità di dare risposte alle abitudini compromesse dall’obbligo di distanziamento sociale.
In queste ore, con il Comitato di esperti guidato dal Prof. Bianchi e gli enti locali, stiamo immaginando tre differenti scenari per il rientro, a seconda dell’andamento dell’epidemia. Siamo consapevoli che i più piccoli hanno assolutamente bisogno di recuperare le relazioni in presenza: per permetterlo pensiamo a gruppi più piccoli, con più attività da affiancare a quelle ordinarie come musica, arte, sport, creatività digitale e laboratori, da svolgere anche in altri spazi."
Bravissimo Francesco, il tuo splendido disegno ci dimostra più di mille parole come la scuola, vissuta non solo come fredda istituzione, sia un luogo essenziale di crescita interiore!