Padova: due parrucchieri si incatenano davanti al negozio per protestare contro il decreto per la Fase 2
Il nuovo decreto governativo che regolerà la cosiddetta "Fase 2" dell'emergenza sanitaria che sta flagellando l'Italia prevede delle caute e progressive riaperture degli esercizi commerciali e di varie attività lavorative scaglionate nelle settimane che vanno dal 4 maggio al 1 giugno. A poter riaprire prima, saranno i negozi di vendita al dettaglio il 18 maggio, mentre per bar, ristoranti e addirittura parrucchieri e barbieri bisognerà aspettare il 1 giugno. Ma c'è chi non ci sta proprio.
via Ansa
Due parrucchieri di Corso Milano a Padova hanno pacificamente protestato contro le disposizioni di apertura scaglionata previste dal decreto governativo, legandosi ai polsi e al corpo le catenelle che sono solitamente usate per delimitare le file e quindi incatenandosi letteralmente di fronte al loro esercizio commerciale. I due parrucchieri di Padova, Agostino Da Villi e Stefano Torresin, non ci stanno a riaprire il 1 giugno.
Queste sono state le loro parole di protesta: "Non possiamo rimanere chiusi ancora, siamo pronti per aprire,rispetteremo le norme, ma non possiamo rimanere fermi." Un grido di disperazione per un settore che, a causa della chiusura forzata durante la pandemia, sta soffrendo il colpo delle perdite economiche ingenti. In attesa della riapertura, stavolta decisa, del 1 giugno.