Peyton, la bimba nata prematura che ha sconfitto il Coronavirus a sole 3 settimane di vita
Anche se, da quando il Coronavirus è entrato a far parte della realtà quotidiana in tutto il mondo, le brutte notizie sembrano non avere mai fine, ogni tanto per fortuna ci troviamo di fronte a storie che hanno il bellissimo potere di risollevarci e farci ritrovare un po' di speranza.
Sono proprio queste piccole-grandi iniezioni di positività quelle che ci convincono che, anche in un momento buio, c'è la possibilità di riprendersi. Quella che vogliamo raccontarvi è la storia di Peyton, bimba scozzese nata prematura che, oltre a delle condizioni di salute particolarmente vulnerabili, ha anche contratto il Coronavirus.
via BBC
Quando sta per nascere un figlio, per i genitori c'è sempre un po' di apprensione nel chiedersi se andrà tutto bene e se il bimbo verrà alla luce in piena salute. Così è stato anche per Tracy Maguire, mamma della piccola Peyton. Di certo, quando i medici le hanno comunicato che la sua neonata, a sole tre settimane di vita, aveva contratto la Covid-19, non è difficile immaginare lo sconforto.
Da qualche piccolo sintomo iniziale, Peyton ha mostrato in breve tempo che il virus l'aveva colpita e le cure, a quel punto, si sono intensificate. Nonostante Tracy fosse sicura che la bimba stesse ricevendo tutte le migliori attenzioni - mediche e umane - doverle stare lontana non è stato affatto semplice.
La mamma, semplicemente, si chiedeva come una bambina così piccola potesse affrontare la patologia che sta causando tanto dolore e sofferenza nel mondo intero. Tracy, in preda all'angoscia, ha deciso di rimanere con la sua bimba, mantenendo tutte le precauzioni necessarie, mentre il suo compagno Adrian è andato a casa in isolamento.
Dopo giorni di lotta, alla donna è stato finalmente comunicato che poteva tornare a casa con la piccola Peyton: le sue condizioni erano migliorate di molto fino alla guarigione dal temuto Coronavirus. Tornate a casa, il papà Adrian ha potuto finalmente abbracciare la piccola, dandole tutto l'amore che merita. Una bella storia a lieto fine, che speriamo serva da esempio per tante famiglie che in questo momento sono in difficoltà o preoccupate per l'incolumità dei loro bambini.
