"Ci porti il Covid in casa": il messaggio carico di odio e paura dei vicini nei confronti di un'infermiera di Lucca
Se la curva del contagio da Coronavirus si sta progressivamente abbassando con risultati apprezzabili in Italia, non solo è opera delle misure di distanziamento sociale e dell'auto-isolamento, ma anche della strenua lotta giornaliera di tutti i medici e gli infermieri che lottano come forsennati per curare, salvare vite, evitare il collasso del sistema sanitario e degli ospedali del Paese. Per questo, il messaggio che ha ricevuto Damiana Barsotti, un'infermiera di Lucca, ci ferisce profondamente.
Damiana lavora al Reparto Malattie Infettiva del San Luca di Lucca, e ogni giorno torna da lavoro, combattendo contro turni lunghissimi e sfiancanti, a casa dal fratello e la madre, a Capannori. Proprio fuori casa, nella cassetta delle lettere, Damiana trova il messaggio intimidatorio: "Grazie per il Covid che tutti i giorni ci porti in corte. Ricordati che ci sono anziani e bambini, grazie." Parole qualunquiste e piene di ignoranza che hanno ferito l'infermiera, che a La Repubblica di Firenza ha raccontato: " Non è che uno si aspetta un grazie, ma sinceramente quel messaggio mi ha ferito [...] Sono momenti durissimi, mi capita di piangere andando a vestirmi in reparto o di piangere uscendo a fine turno, non mi era mai capitato di stare in mezzo a un dolore così diffuso, a una malattia così imprevedibile."
A sostenere la causa di Damiana e a condannare strenuamente le parole dei vicini della donna è Alessandro Tambellini, il sindaco di Lucca: " Non c'è ragione che possa giustificare un gesto tanto vile e irresponsabile. A chi ogni giorno rischia la propria vita per la vita degli altri bisogna solo dire grazie. Questo è l'unico messaggio che Damiana Barsotti, l'infermiera del reparto di malattie infettive del San Luca, che tra i tanti si è occupata anche di me quando ero ricoverato, meriterebbe di trovare nella cassetta delle lettere o davanti alla porta di casa. Damiana, così come le sue colleghe e i suoi colleghi, sta facendo un lavoro immane. Merita rispetto. Merita gratitudine. A lei tutta la mia solidarietà e quella della nostra comunità."
Parole cariche di odio immotivato, di tanta paura ma soprattutto disinformazione; la battaglia che Damiana, come tutte le altre sue colleghe in tutta Italia, sta combattendo, è per proteggere e salvare vite umane , e fare in modo che proprio il virus non si propaghi tra la popolazione, contenendo l'epidemia.