A casa non ha connessione: un ragazzo di 12 anni segue le lezioni col suo banco in mezzo alla natura

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di Lorenzo Mattia Nespoli

08 Aprile 2020

A casa non ha connessione: un ragazzo di 12 anni segue le lezioni col suo banco in mezzo alla natura
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Il Coronavirus ha modificato, da un giorno all'altro, la vita di moltissime persone. Sofferenze, ricoveri, isolamento a casa e distanziamento: convivere con questa situazione è tanto difficile quanto necessario. Catapultati in quest'esperienza mai vissuta prima ci sono ovviamente anche i bambini.

Le giornate, per loro, sono cambiate davvero tanto: non potendo tornare a scuola, sono costretti a seguire le lezioni a distanza, anche se questa soluzione può non essere sempre agevole per tutti. Lo sa bene Giulio, 12enne di Scansano, in provincia di Grosseto che, non avendo una connessione stabile a casa, ha deciso di "organizzarsi" in modo molto originale.

via Il Tirreno

Il Tirreno

Il Tirreno

Dopo aver preso un tavolo, una sedia, il tablet e il cellulare, il ragazzino si è spostato a circa un chilometro da casa, in campagna, proprio dove il segnale di rete ricomincia a essere presente. Da lì, immerso nella tranquillità della natura, si è potuto collegare con la classe e partecipare - seppur in maniera virtuale - alle lezioni.

La zona dove vive Giulio è particolarmente isolata, e ciò rende instabili linea telefonica e internet: per questo motivo, da quando è iniziata l'emergenza e i ragazzi sono stati costretti a seguire le lezioni da casa, il giovane era rimasto quasi del tutto tagliato fuori dalla sua classe.

Una trovata davvero ingegnosa e utile, quella di Giulio, che non solo è riuscito a mettersi al passo con le lezioni scolastiche, ma ha potuto trascorrere le ore di apprendimento in modo sereno e a contatto con la natura. Collegando il tablet al suo smartphone, Giulio è lì, insieme a tutti i suoi compagni di classe e agli insegnanti, rendendo il momento della scuola un'occasione per uscire dalle mura domestiche, mantenendo ovviamente tutte le dovute distanze. In questo momento così difficile, leggere storie di persone che si attivano con ingegno per migliorare la quotidianità fa davvero bene. Non resta che augurare a questo intraprendente dodicenne buono studio!

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