La videochiamata come "terapia": per i pazienti isolati dal mondo vedere la famiglia è un'infusione di energia
Se pensavamo che tablet e smartphone fossero strumenti indispensabili per la nostra quotidianità prima dello scoppio del Coronavirus, si può solo immaginare quanto possa essere fondamentale lo schermo di un dispositivo in questo periodo di isolamento forzato. È proprio grazie ad una video-chiamata che, ogni giorno, riusciamo a sentirci più vicini ai nostri genitori, ai nostri nonni e ai nostri amici. Se tutto ciò è valido per tutti coloro a cui è stato imposto l'isolamento in casa, con possibilità di uscita solo per questioni urgenti o di spesa, immaginate quanto sia importante per i pazienti affetti da Covid-19 nei reparti di terapia intensiva di tutto il mondo. L'appuntamento giornaliero con una nipote o con una figlia è per i pazienti un momento di gioia, nonché il momento in cui rientrano in contatto con una realtà esterna da cui mancano da diverse settimane.
via Rai News
Vedere una nonna che saluta i propri nipoti poco prima di spegnersi definitivamente è una scena che fa male anche a medici e infermieri, che nel quotidiano della loro professione cercano sempre di non scomporsi di fronte ai drammi familiari. La video-chiamata è un momento quasi terapeutico per tutti quei pazienti che lottano tra la vita e la morte in un letto d'ospedale. La loro paura più grande è quella di essere dimenticati, ma dopo una video-chiamata con le persone più amate, non si sentono più abbandonati e tornano ad essere persone diverse rispetto a 5 minuti prima.
Nei reparti dell'ospedale di Gradenigo e nella clinica Cellini, a Torino, in Italia, sono attivi alcuni tablet messi a disposizione dalle strutture, per i pazienti affetti da Covid-19. Grazie ai tablet, i pazienti possono mettersi in contatto con i propri cari tramite WhatsApp, e ritrovare un po' di familiarità e di spirito.