Un fruttivendolo egiziano aiuta la comunità di Bergamo: "10 anni fa mi avete accolto, ora vi regalo i miei prodotti"

di Marta Mastrogiovanni

02 Aprile 2020

Un fruttivendolo egiziano aiuta la comunità di Bergamo: "10 anni fa mi avete accolto, ora vi regalo i miei prodotti"
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In questi giorni difficili, in cui siamo spaventati e rinchiusi in casa aspettando un futuro incerto che sembra posticiparsi ogni giorno sempre di più, non mancano i gesti di solidarietà. Il Coronavirus ci sta permettendo in un certo senso di essere persone migliori, o quanto meno di dimostrarlo: vicini di casa che si aiutano a fare la spesa, giovani che portano beni di prima necessità ai più anziani, sarte che di notte si mettono a cucire mascherine da donare a chi non ne ha...elencarle tutte è davvero impossibile. In provincia di Bergamo, c'è un fruttivendolo egiziano di nome Sameh Ayad, che con molta umanità sta offrendo i suoi prodotti gratuitamente a chi non può permetterselo.

Twitter / Daniele Cinà

Twitter / Daniele Cinà

Sameh è arrivato in Italia 10 anni fa: si è costruito una famiglia, ha aperto una propria attività ed è felice di offrire un servizio alla sua comunità. Oggi, più che mai, vuole essere riconoscente verso quell'Italia generosa che lo ha accolto anni prima. Con lo scoppio dell'epidemia di Coronavirus, molti italiani sono rimasti senza lavoro, almeno per il momento ― un momento che non si sa quanto potrebbe durare, ma che di sicuro sta influendo pesantemente sulla vita di quei cittadini che contavano su un'entrata fissa per arrivare alla fine del mese.

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Twitter / Daniele Cinà

Twitter / Daniele Cinà

Sameh ha deciso di mettere a disposizione la sua frutta e la sua verdura per chiunque ne abbia bisogno e per chiunque non potesse essere in grado di pagarla, il giovane egiziano è disposto a regalarla con piacere. Il suo cartello, esposto sul bancone, parla chiaro: "Dieci anni fa mi avete accolto, ora voglio dirvi GRAZIE! Andrà tutto bene! Se avete bisogno prendete GRATIS la frutta e la verdura che trovate qui al tavolo!".

E noi lo speriamo davvero che andrà tutto bene.

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