Nasconde i sintomi da Covid-19 per assistere al parto della moglie: alla fine, anche lei è stata contagiata

di Simone Fabriziani

04 Aprile 2020

Nasconde i sintomi da Covid-19 per assistere al parto della moglie: alla fine, anche lei è stata contagiata
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Un uomo ha nascosto i sintomi del coronavirus al personale ospedaliero in modo da poter stare con la moglie incinta in un reparto di maternità dell'ospedale di New York, secondo quanto è stato riportato da USA Today. In un momento in cui la pandemia globale da Covid-19 ha raggiunto prepotentemente anche gli Stati Uniti, adesso la metropoli di New York si trova a gestire una nuova situazione da probabile focolaio principale della nazione.

via USA Today

Pxfuel

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Proprio per questa situazione di emergenza, racconti come questo non dovrebbero mai accadere, per non diffondere il contagio. Secondo il reportage di USA Today, l'uomo ha rivelato i suoi sintomi e la possibile esposizione al coronavirus a sua moglie solo dopo il parto e soltanto quando l'uomo ha anche iniziato a mostrare sintomi respiratori.

Tutto ciò è accaduto allo Strong Memorial Hospital di Rochester, nella città di New York; lo staff medico, pur attenendosi alle leggi sulla privacy della famiglia coinvolta, ha rivelato che anche la neo-mamma, poco dopo aver partorito, è risultata positiva al tampone per determinare a presenza del Covid-19. Nulla si sa sulle condizioni del neonato.

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Hospital Clinic/Flickr

Hospital Clinic/Flickr

Un gesto sconsiderato, quello dell'uomo in questione, che ha costretto tutto lo staff medico del reparto di maternità dello Strong Memorial Hospital di Rochester, ad essere più ligio e severo nei confronti delle ammissioni all'interno del reparto stesso; l'University of Rochester Medical Center, il cui campus comprende il Strong Memorial, ha annunciato lunedì 30 marzo che avrebbe iniziato a misurare la temperatura dei visitatori e avrebbe richiesto al personale, ai pazienti e ai visitatori di indossare maschere chirurgiche nelle strutture.

Affinché un errore umano del genere e gesti così sconsiderati non possano accadere più in una delle città focolaio maggiori degli Stati Uniti.

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