Coronavirus: gli infermieri comunicano con i pazienti non udenti scrivendo dolcissimi messaggi su dei cartelli

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di Lorenzo Mattia Nespoli

24 Marzo 2020

Coronavirus: gli infermieri comunicano con i pazienti non udenti scrivendo dolcissimi messaggi su dei cartelli
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Quella del Coronavirus è un'emergenza con cui il mondo, in tempi recenti, non ha mai avuto a che fare. La pandemia fa registrare contagi e vittime in moltissime parti del Pianeta e a combatterla, in prima linea, ci sono donne e uomini che, da mesi, stanno facendo molto più di un semplice mestiere: sono in missione.

Stiamo ovviamente parlando di infermieri, medici e personale ospedaliero: sono loro che assistono chi viene colpito dal Covid-19, non solo dal punto di vista sanitario, ma anche - e soprattutto - da quello emotivo. E fra le mura di tanti ospedali sempre più colmi di pazienti le storie sono tante, ognuna diversa e in grado di emozionare. Proprio come quelle dei malati non udenti ricoverati in Italia all'ospedale di Pavullo, in provincia di Modena, e del dolcissimo modo con cui gli infermieri comunicano con loro.

via Azienda USL di Modena/Facebook

#coronavirus Comunicare con i pazienti anziani non udenti? Le infermiere dell'ospedale di Pavullo lo fanno così, con una dolcezza che scalda il cuore

Pubblicato da Azienda USL di Modena su Lunedì 23 marzo 2020

Le storie di questi pazienti raccontano al meglio le sofferenze e le privazioni che, in questi giorni, migliaia di persone ricoverate stanno subendo a causa del Coronavirus. Per chi si trova in isolamento in terapia intensiva, le uniche voci amiche sono quelle di medici e infermieri. Sono loro, infatti, che possono aggiornarli sull'andamento della malattia e su ciò che avviene all'esterno, dove magari i familiari sono ansiosi di ricevere notizie.

Chi non è udente, purtroppo, non può neanche ascoltare quelle voci. Così, per comunicare, il personale sanitario di Pavullo ha deciso di scrivere su dei fogli tutti i messaggi, da mostrare ogni volta che ci fosse stato qualche aggiornamento sulla situazione. Un gesto semplice ma diretto e potente, che, per queste persone, è diventato l'unico appiglio alla speranza nei giorni del ricovero.

Da un normale "come stai?" a una bella notizia come "Coronavirus negativo!", l'umanità e la dolcezza delle persone che si prendono cura di questi pazienti speciali sono un simbolo di forza ed empatia, messe in pratica anche in un momento difficile come quello che l'Itala e il mondo intero stanno vivendo.

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