A tutti quelli che stanno andando a lavoro nonostante l'emergenza sanitaria: grazie per quello che fate
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Quando tutto il mondo si sta adeguando alle misure restrittive dei governi dei vari paesi, una delle conseguenze maggiori nel tessuto sociale ed economico è la chiusura temporanea di tutte le attività lavorative non essenziali alla popolazione, il distanziamento sociale e la quarantena all'interno della propria casa; il contagio del Coronavirus non può e non deve propagarsi. Eppure, a scuole e attività chiuse, ci sono alcune categorie lavorative essenziali che non possono tirarsi indietro.
via Time
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A tutti colori che stanno continuando a lavorare anche in piena emergenza sanitaria mondiale, vi diciamo grazie. Il nostro grazie di cuore è sopratutto per coloro che stanno ancora lavorando dietro i desk di una banca, di un servizio postale, oppure per i dipendenti dei supermercati o delle farmacie e parafarmacie.
Il nostro grazie è per tutte queste categorie di lavoratori che non possono e non devono fermarsi perché dipendenti di servizi essenziali alla cittadinanza nonostante il divieto assoluto di non uscire di casa, non passeggiare, non incontrare persone, se non per ragioni essenziali; come ad esempio, fare la spesa, comperare le medicine per chi ha patologie o sintomi influenzali.
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Questi lavoratori non possono tirarsi indietro, ogni giorno dietro un bancone o a contatto, seppur a distanza di sicurezza, rischiano l'eventuale contagio del Covid-19 da parte di chi magari è asintomatico ee non sa di essere trasportatore involontario del pericoloso virus ch sta stravolgendo le vite di tutto il mondo. Eppure, per la salvaguardia e il bene dello status quo, loro sono ancora lì, per servirci quotidianamente.
Grazie a tutti quelli che, in tempo di crisi mondiale, lavorano ancora. Per noi.