La mamma di questa ragazza con il cancro implora le persone di non compare in massa le mascherine protettive

di Simone Fabriziani

17 Marzo 2020

La mamma di questa ragazza con il cancro implora le persone di non compare in massa le mascherine protettive
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Le preoccupazioni sulla diffusione del coronavirus stanno occupando tutte le nostre menti in queste ultime settimane. Poiché il numero di casi confermati continua a salire, anche le nostre ansie su ciò che dovremmo (e non dovremmo ) fare per evitarlo continuano a salire, eppure il recente appello di Facebook di una mamma americana è diventato virale per ricordarci tutti i motivi per cui dovremmo ripensare all'acquisto di tutte le maschere protettive che vediamo, anche se potrebbe farci sentire più sicuri.

via Yahoo News

She hates this mask. But it’s extremely important she has it. She and other kids whose immune systems are comprised...

Pubblicato da Christine Fego Martin su Martedì 3 marzo 2020

La gente di tutto il mondo sta assaltando le farmacie e i presidi medici per acquistare mascherine protettive, eppure Christine Fego Martin si è sentita in dovere di parlare di questo argomento in un post sul suo profilo Facebook il 3 marzo 2020: " Odia questa maschera [...] Ma è estremamente importante che ce l'abbia. Lei e altri bambini i cui sistemi immunitari sono compromessi perché vengono chiamati a combattere il più grande mostro di sempre: il cancro." Christine si riferisce alla figlia, che è immunodepressa a causa della battaglia al cancro che sta combattendo...

Christine si scaglia quindi contro coloro che stanno comperando mascherine protettive, non lasciandone praticamente alcuna a chi ne ha veramente bisogno; il suo post continua: " Prendi la tua paura e dedicala alla tua attenzione al lavaggio delle mani, alla pulizia del carrello o alla sanificazione delle mani dopo aver toccato oggetti. Usa il gomito per premere il pulsante dell'ascensore ... sii più consapevole, di modo che i bambini e le famiglie che hanno bisogno di queste fastidiose maschere preventive può effettivamente accedervi."

Un punto quello che solleva Christine che lascia molto a cui pensare, e che forse ci fa rivedere le nostre priorità in caso di psicosi ed emergenze sanitarie come quella del Coronavirus.

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