Non dovremmo giudicate il dolore degli altri: ognuno soffre in maniera diversa
Nella vita bisogna necessariamente imparare ad essere gentili. Non perché le persone che magari in passato ci hanno trattato male debbano essere perdonate a tutti i costi, ci sono vari gradi di perdono, ma la verità è che non è possibile conoscere la vita intima di ogni persona che amiamo, che vogliamo bene, che semplicemente conosciamo o abbiamo sfiorato; la loro apparenza non riuscirà mai a raccontare in che modo vivono processano interiormente i dolori e le sofferenze.
via Psychology Today
Non possiamo e non dobbiamo giudicare il dolore altrui, ognuno è a sé e così come ognuno è differente, sono anche differenti le modalità di sofferenza interiore. Il più grande errore che possiamo commettere nella vita è quello di giudicare dalle apparenze, anche se purtroppo è uno sbaglio comune a cui caschiamo tutti nella vita, prima o poi.
Non esiste un modo giusto di soffrire, eppure c’è un modo sbagliato, e cioè è quello di giudicare qualcun altro per il suo dolore, per farlo sentire male quando già è triste e magari addolorato per qualcosa. Non ci sembrerà vero all'inizio, ma vi assicuriamo che tutti nella vita facciamo esperienza più o meno delle stesse cose, che siano negative o positive, che siano gioiose o dolorose. Solo che ognuno le vive e interiorizza a modo suo.
Tutti nella vita vinciamo e a volte perdiamo, tutti ridiamo e spesso piangiamo ma non lo diamo a vedere; e proprio perché non lo diamo a vedere, ognuno di noi combatte ogni giorno una battaglia invisibile di cui non possiamo essere a conoscenza, almeno all'inizio. Ma abbiamo a disposizione un'arma potentissima per venirne e a capo e magari smettere di giudicare con fin troppa facilità: si chiama empatia.
Grazie all'empatia e a come sappiamo usarla nella vita di tutti i giorni che dobbiamo progressivamente imparare che il nostro compito è ascoltare, dare spazio e lasciare che gli altri trovino la loro strada. Ognuno soffre in maniera diversa, non giudichiamoli troppo ferocemente. Possiamo farcela.