L'eleganza è un modo di saper rispettare le persone, non di sapersi vestire
L'eleganza molto spesso viene confusa con il saper scegliere l'abito giusto del colore giusto, della giusta stoffa e dai dettagli preziosi e molto costosi; certo, bisognerebbe anche saperlo indossare l'abito. Eppure, molte delle persone più eleganti che abbiamo conosciuto nella nostra vita sono anche quelle più fredde ed emotivamente distanti con cui abbiamo avuto rapporti. Perché questo? Semplicemente perché l'idea di eleganza è troppo preconcetta: l'eleganza è un modo di essere, non di sapersi vestire.
L'eleganza infatti, è anche sinonimo di buona educazione e buona attitudine verso le persone che ci circondano; le regole della buona convivenza non sono le stesse che si seguono all'interno di un armadio, bisogna essere necessariamente capaci di essere eleganti nella vita che conduciamo, nel modo in cui ci interfacciamo con le persone, nel modo in cui amiamo, proviamo sentimenti, o siamo empatici nei confronti dei più bisognosi di affetto ed attenzioni. Soltanto imparando a gestire queste abilità complesse, si può riflettere la nostra eleganza negli abiti che indossiamo.
Non ha senso indossare un capo firmato, una borsa di Louis Vuitton se poi non siamo capaci di provare gentilezza verso le persone che ci circondano, lontane o vicine. Queste qualità negative non ci rendono più eleganti, anzi, ci rendono persone assolutamente ordinarie!
Breakfast at Tiffany's /Paramount Pictures
Chi sa essere elegante non è opportunista, non pretende di essere al di sopra delle altre persone, sa scusarsi e ringraziare, pratica sempre la sopraffina arte dell'empatia e della collaborazione reciproca e sa riconoscere le qualità e i doni delle altre persone. Si può dire che l'eleganza non è nulla che abbia a che vedere con l'apparenza e con gli abiti sgargianti, ma piuttosto ha a che vedere con i piccoli gesti quotidiani di amorevolezza e generosità.
L'eleganza, come già detto, è sinonimo di rispetto ed educazione.
