Insegniamo ai nostri figli a dire grazie, per favore e scusa: da adulti saranno persone migliori

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di Lorenzo Mattia Nespoli

19 Febbraio 2020

Insegniamo ai nostri figli a dire grazie, per favore e scusa: da adulti saranno persone migliori
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Non è mai troppo presto per imparare buone maniere ed educazione. Può sembrare scontata, ma dietro questa frase si nasconde un significato molto profondo, utile, essenziale, quantomai attuale. Il motivo? Basta guardarsi intorno per accorgersi che i rapporti tra genitori e bambini (e non solo) sono purtroppo sempre più privi di elementi basilari che non vanno mai dati per scontati.

Vediamo allora perché è importante insegnare ai più piccoli, il più presto possibile, a fare largo uso di termini come "per favore", "grazie", "buongiorno" e "scusa". Non si tratta di parole scritte a caso, ma di potenti strumenti per diventare adulti migliori.

via Psychcentral

Catherine Scott/Wikimedia

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Le buone maniere non hanno nulla a che fare con l'età. Anzi, sono valori che andrebbero spiegati e fatti comprendere ai bambini fin dai primi anni. Si tratta di costruire per loro un futuro come adulti gentili, rispettosi e di successo, perché in fondo è proprio grazie alle buone maniere che si può ottenere ciò che si vuole, senza però nuocere agli altri o sovrastarli.

Cercare di far capire ai nostri figli l'importanza di queste parole "magiche" significa investire sul loro futuro, dando al mondo la possibilità di avere una persona in grado di migliorarlo. Per questo, l'incoraggiamento dei genitori è vitale, così come la capacità dei più grandi di far conoscere il bene e l'amore ai più piccoli. Se, fin dalla tenera età, si è circondati da un clima positivo, assertivo, in cui è necessario chiedere con gentilezza ciò che si vuole, è molto probabile che, da adulti, si agirà di conseguenza, ricordando queste dinamiche infantili e familiari.

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I piccoli imparano dai nostri esempi. Se sono venuti a contatto con i giusti modelli, sapranno maturare con l'importanza di usare le parole e le espressioni giuste al momento giusto. Gli atti di cortesia, del resto, dovrebbero sempre essere la chiave che apre le porte delle relazioni, e non dovrebbero mai subire differenze di età, sesso, religione, cultura. Tutti, indipendentemente da ciò che è visibile "a occhio nudo", meritano rispetto.

Non resta che mettere in pratica questi concetti, affinché non rimangano soltanto "belle parole" ma prive di concretezza. I bambini sono come spugne, assorbono tutto ciò che vedono o ascoltano: per questo, è un bene educarli al rispetto. Ne guadagneranno molto durante la vita, diventando adulti felici, gentili e capaci di aiutare il prossimo.

Pexels

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