Una ragazza assume dei senzatetto per realizzare cappotti che diventano sacchi a pelo per i bisognosi
Quando prendiamo coscienza di situazioni che, intorno a noi, sono piene di disagio e in cui le persone magari non hanno la fortuna di avere cose che per noi sono scontate, non è affatto male pensare di agire per dare una mano, anche con pochi, semplici gesti.
Se abbiamo la possibilità di fare qualcosa di concreto, infatti, aiutare è una delle cose più belle che si possano fare. Lo sa bene Veronika Scott, studentessa statunitense di Industrial Design a Detroit che, in occasione di un progetto assegnato da un insegnante, ha realizzato qualcosa che ha migliorato la quotidianità di moltissime persone.
via Empowerment Plan
Di cosa ha davvero bisogno una persona costretta a vivere in strada? Sicuramente di un riparo, ma anche e soprattutto di un lavoro. Bene: Veronika è riuscita a dare entrambe le cose. Quando il suo insegnante ha chiesto agli allievi di progettare qualcosa che potesse soddisfare un bisogno della città, in molti si sono concentrati sul miglioramento del paesaggio di Detroit. Veronika, invece, ha pensato di rivolgere i suoi sforzi verso persone che troppo spesso rimangono quasi invisibili.
Collaborando con un rifugio per senzatetto della città americana, nel giro di circa 5 mesi ha realizzato un prototipo del cappotto EMPWR, ossia un impermeabile che può essere trasformato in un comodo sacco a pelo per chi dorme all'esterno. Un'idea ottima per riscaldare un po' il freddo inverno che molti indigenti sono costretti a vivere ogni anno, negli USA e non solo.
Queste persone, però, non vogliono solo sopravvivere, ma vogliono tornare a vivere. E, per farlo, occorre essere indipendenti. Così, mentre lavorava al suo progetto, Veronika ha pensato che il suo speciale cappotto non fosse una soluzione risolutiva, ma solo una cura a uno dei sintomi del problema dei senzatetto. A quel punto, è arrivata la decisione di assumere e formare persone senza fissa dimora per realizzare il prodotto, dando vita all'organizzazione chiamata Empowered Plan.
Da allora, il gruppo ha prodotto e distribuito oltre 15mila cappotti-sacco a pelo ai senzatetto, varcando addirittura i confini degli Stati Uniti. Un vero, lodevolissimo esempio, di come da una semplice idea si possa tirar fuori un meraviglioso modo di offrire lavoro, dignità, prospettive, scopi e speranze a molte persone che, dalla vita, hanno avuto solo delusioni e sfortuna.