Su questo ponte di Glasgow è possibile lasciare cappotti e abiti caldi per chi ne ha bisogno

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di Lorenzo Mattia Nespoli

01 Gennaio 2020

Su questo ponte di Glasgow è possibile lasciare cappotti e abiti caldi per chi ne ha bisogno
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L'inverno è spesso il periodo più difficile dell'anno per tante persone che sono costrette a vivere senza un tetto sotto cui ripararsi e quattro mura dentro le quali scaldarsi. Stiamo parlando dei moltissimi senzatetto che popolano le città di tutto il mondo, persone le cui esistenze spesso passano quasi inosservate, ma per le quali è davvero opportuno mettere in atto gesti di solidarietà e vicinanza.

Come ha fatto una comunità di Glasgow che, nella città scozzese, ha messo in piedi un'iniziativa dall'enorme importanza per riscaldare giornate e nottate di donne e uomini bisognosi.

via Glasgow Evening Times

Si chiama Take One, Leave One e, come suggerisce il nome, invita tutti coloro che transitano sul Ponte di Tradeston a prendere un soprabito, qualora ne avesse bisogno, e a lasciarne uno, qualora se ne volesse disfare. Proprio così: chiunque, nel guardaroba, abbia un cappotto, un vestito caldo, una sciarpa o delle scarpe che magari non mette più da tanto, può portarlo sul ponte di Glasgow. 

Qui, i vestiti sono raccolti su vari appendiabiti, dai quali le persone che ne hanno bisogno possono prendere quello che vogliono. Veri e propri "armadi di beneficenza", dunque, in un'iniziativa che, sotto nomi simili, ha visto coinvolte molte città sia nel Regno Unito che in Irlanda.

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E la risposta dei cittadini, in questo senso, è stata inaspettatamente calorosa. I vestiti radunati, infatti, sono stati decine e decine, adeguatamente protetti da coperture per non farli bagnare o rovinare dalle intemperie, e hanno dato a chi non ha una casa o il denaro sufficiente un valido aiuto per trascorrere le giornate un po' più al caldo.

Mark David Holmes, da cui è nata l'iniziativa, si è detto felicissimo di aver contribuito, insieme alla sua famiglia e ai suoi amici, all'ampia risonanza che Take One, Leave One ha ricevuto. Chi è meno fortunato, in fondo, è un essere umano esattamente come noi, e agire con indifferenza è sempre un atto deprecabile. Per questo, ognuno di noi può fare la differenza, mettendo in pratica, anche con gesti semplici, la sua umanità.

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