Questo cane si è stabilito sui binari per un mese, aspettando il ritorno del suo padrone scomparso

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di Claudia Melucci

30 Novembre 2019

Questo cane si è stabilito sui binari per un mese, aspettando il ritorno del suo padrone scomparso
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Sappiamo quanto i cani si affezionino ai propri padroni, e questa storia ci dà l'ennesima emozionante conferma. I protagonisti sono un cane randagio e un giovane di 27 anni con problemi legati alla depressione. Purtroppo la fine di questa storia non è un buon fine, ma ci ricorda quanto un cane sia molto di più di un animale da compagnia. 

Tutto è iniziato nei pressi di una stazione ferroviaria, dove il giovane si recava per andare a lavoro e dove il cane girovagava da tempo. 

via Clarin

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Facundo Brusco è il nome del ragazzo di 27 anni. Lavorava in un negozio di animali, che raggiungeva prendendo il treno. Un giorno alla stazione incontrò un cagnolino che decise di accudire dandogli da mangiare e da bere. Si incontravano ogni giorno, all'andata e a fine giornata quando il giovane tornava a casa dopo il lavoro.

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Facundo soffriva da anni di depressione: nonostante assumesse farmaci, la sua situazione non migliorava. Una mattina decise di farla finita, aspettando il passaggio di un treno proprio nella stazione in cui aveva conosciuto quel cagnolino.

I giorni a seguire, le persone che frequentavano la stazione, e che avevano notato il legame tra il cane e il giovane, osservarono un cambiamento nel cane: si aggirava per la stazione come in cerca di qualcosa o di qualcuno. Alla fine lo videro stabilirsi lungo i binari, nelle vicinanze del punto in cui il suo padroncino andò quel tragico giorno. 

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A lungo il cane non si volle muovere da lì, al punto che alcuni volontari gli costruirono un riparo per la notte e per la pioggia. Un'associazione si prese carico del cane, lo portò in una casa provvisoria in attesa di un'adozione sicura. Non fu facile prenderlo, il cane si mostrò spaventato e scontroso. I membri dell'associazione ribattezzarono quel cane Toto e parlarono della sua storia sui social network.

Proprio sui social la famiglia di Facundu si rese conto che quel cane era lo stesso di cui il giovane si prendeva cura. La mamma del ragazzo venne a conoscenza di una coincidenza emozionante: Toto era il soprannome con cui Facundu era chiamato a casa. "Avevo chiesto a Facundu di darmi un segno per sapere che fosse in pace e il giorno dopo ho saputo del cane", ha detto la mamma.

Per la famiglia del ragazzo era chiaro cosa era necessario fare: dare una casa a Toto, perché forse era proprio ciò che avrebbe voluto il giovane. Toto adesso vive sotto un tetto, amato proprio come era il ragazzo e la famiglia crede che non può essere stata solo una coincidenza.

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