Le persone insoddisfatte di sé stesse hanno sempre in serbo cattive parole per gli altri

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di Claudia Melucci

26 Novembre 2019

Le persone insoddisfatte di sé stesse hanno sempre in serbo cattive parole per gli altri
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Nella vita incontriamo tante persone ma alcune proprio non riescono a starci simpatiche: sono scontrose, sembra sempre che sia accaduto loro qualcosa di negativo, si lamentano di tutto e hanno una critica sempre pronta. Cosa hanno queste persone che non va? È davvero solo questione di essere simpatici o meno? No, la verità è che sono persone infelici con se stesse, insoddisfatte della propria vita e che per questo non riescono a vedere il bello che le circonda.

via Forbes

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Queste persone pensano che siccome loro sono tristi, allora tutto il mondo deve esserlo di conseguenza. Non sono capaci di spendere delle buone parole, di fare un complimento: hanno in serbo solo critiche, evidenziano i difetti non i pregi, non credono nel miglioramento. La vita di queste persone è frustrante perché non hanno la capacità e la forza di cambiare la condizione che crea loro disagio e sentirsi meglio. 

Non ammettono a loro stesse che c'è qualcuno, a differenza loro, che ce l'ha fatta, che ha trovato il suo posto nel mondo e ci sta bene. 

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Può sembrare triste, anzi lo è vedere queste persone rodersi dentro a causa della loro negatività. Ma non ci possiamo far nulla, anzi può essere pericoloso cercare di cambiare queste persone: bisognerebbe cambiare la loro mentalità, ma se loro non ne hanno intenzione potremmo finire con l'essere contagiati dalla loro smania di criticare e di vedere del marcio ovunque. 

Ci vuole un pizzico di sano egoismo e allontanarsi da queste persone che altrimenti, prima o poi, porteranno la negatività della loro vita nella nostra: stando col zoppo si impara a zoppicare, e così sentire sempre critiche ci porterà a criticare di conseguenza. 

Le persone infelici con se stesse purtroppo non sanno fare altro che essere cattive anche con gli altri. Cercare di aiutarle non serve a nulla perché solo loro potranno aiutarsi, nel momento in cui decideranno di cambiare le condizione che provocano loro disagio. 

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