Il giorno in cui perdiamo nostra madre perdiamo anche una parte della nostra anima

di Simone Fabriziani

23 Ottobre 2019

Il giorno in cui perdiamo nostra madre perdiamo anche una parte della nostra anima
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Che accada in modo imprevisto o prevedibile, la morte di una persona cara può essere straziante, specialmente quando colpisce qualcuno così prezioso nella vita di tutti come una madre. In effetti, il lutto di un genitore è una delle prove più difficili che possiamo affrontare noi figli. Di solito sono coinvolti la vecchiaia, la malattia o le dure casualità della vita; sono semplicemente  fattori sui quali non abbiamo alcun controllo. Di fronte al lutto, bisogna essere decisi ad accettare che perdendo nostra madre, abbiamo anche perso una parte della nostra anima.

 

via PMC

Needpix

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Per alleviare i nostri problemi, ascoltare i nostri problemi o semplicemente placarci con la sua presenza, una madre è davvero l'eterna confidente della nostra vita, capace di essere un vero e proprio un balsamo per il nostro cuore. Combinando saggezza e benevolenza, indovina ciò che è sbagliato e senza pronunciare una parola, trova sempre un modo per confortarci.

Oltre al suo ruolo educativo, è soprattutto l'amica, la consigliera e la voce della ragione per i suoi figli; perché qualunque sia la nostra età, siamo e rimarremo sempre i suo figli, quelli per il quale lei non esiterà mai a sacrificarsi, spesso a discapito del proprio benessere. È così che segna la sua presenza nella nostra vita quotidiana, in modo indelebile e immutabile, per ricordarci che non siamo mai soli, anche dopo la sua scomparsa.

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Robert Starer/Wikimedia

Robert Starer/Wikimedia

All'annuncio della terribile notizia ci sembrerà che il mondo ci sia crollato addosso, e sarà normale che dopo qualche tempo alzeremo la testa per trovare un pilastro solido, una presenza rassicurante, un amore forte come quello di nostra madre. Questa è purtroppo una ricerca difficile perché, ovviamente, nessuno può sostituire la presenza di una madre, tuttavia, la vita continua e bisogna imparare a vivere senza di essa, fare del proprio meglio e tenere presente che la sua assenza fisica non è un motivo per arrendersi, al contrario: per la persona in lutto, è necessario saper ricostruire una propria identità affettiva

Non dimentichiamo mai la morte di una persona cara, ci abituiamo e basta. Superata la vertigine dei primi giorni, è qui che inizia il vero lavoro su sé stessi. Un test messo in atto dalla vita, per imparare ad alzarsi senza l'aiuto di una madre che è sempre stata lì, una madre che, se fosse stata presente, avrebbe potuto alleviare la sofferenza legata a questo momento difficile. A poco a poco e armati di forza e coraggio, dobbiamo quindi accogliere il lutto che, nonostante la terribile sofferenza che lo accompagna, è un passo essenziale per andare avanti. Non dobbiamo dimenticare che oltre alla perdita di una persona cara, il dolore si confronta anche con una nuova realtà: quella della nostra stessa mortalità. Perdendo quello che abbiamo considerato eterno, siamo più consapevoli che la vita di tutti ha una fine e che può accadere in qualsiasi momento.

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