NoCap: arriva il bollino etico per i pomodori prodotti senza sfruttamento e caporalato
Quello del caporalato, in Italia, è un fenomeno tristemente presente che ogni giorno, in diverse parti della Penisola, costringe moltissime persone a lavorare duramente in cambio di paghe esigue, nessun diritto e condizioni a dir poco disumane.
Un vero e proprio sfruttamento, da parte di persone senza scrupoli che non esitano a trattare i lavoratori del settore ortofrutticolo o edilizio come fossero soltanto "automi" da lavoro senza alcuna dignità. Spesso, poi, questa piaga sociale è legata a doppio filo a organizzazioni malavitose, che si servono appunto dei caporali per portare avanti attività e guadagni.
Oltre alle leggi promulgate per contrastare questo fenomeno, sta crescendo, per fortuna, la consapevolezza di una necessaria svolta a favore di chi è sfruttato. Tra le varie iniziative volte a contrastare il caporalato, quella della filiera "NoCap" rappresenta un vero barlume di speranza in una situazione che sembra senza vie d'uscita. Vediamo di cosa si tratta.
via Repubblica.it
Pagamenti equi, correttezza verso i lavoratori e niente sfruttamento. Sono questi i propositi da cui è partito il progetto, che mira, tramite un bollino etico chiamato appunto "NoCap", a identificare tutti quei prodotti agroalimentari nella cui produzione non si è fatto ricorso al caporalato.
Una filiera equa e giusta, quindi, dove ci si rende conto dell'importanza di garantire ai lavoratori i loro sacrosanti diritti. Con il bollino "NoCap" e il marchio "IAMME, liberi di scegliere", vengono prodotti 5 tipi di conserve di pomodoro, verdura e frutta, che poi vengono venduti nelle grandi catene di distribuzione.
L'idea è stata voluta proprio dall'Associazione internazionale anti-caporalato "No Cap" e dal marchio di qualità etico "IAMME", ed è frutto della collaborazione tra il Gruppo Megamark di Trani e la Rete Perlaterra.
Il progetto è partito da Puglia, Sicilia e Basilicata, tre regioni dove lo sfruttamento dei braccianti agricoli è particolarmente diffuso. Si punta, tuttavia, ad estendere l'iniziativa a tutta Italia, così come ad aumentare i supermercati che venderanno i prodotti "IAMME". I 200 lavoratori coinvolti possono contare su misure di sicurezza sul lavoro, turni equi e una paga regolare: hanno finalmente una dignità nel rispetto della legge.
Non possono esistere, infatti, discriminazioni e soprusi dettati solo dal fatto che una persona ha bisogno di lavorare o proviene da contesti poveri. Tutti i lavoratori sono uguali e hanno diritto a essere tutelati.
E "NoCap" è anche un progetto che ha a cuore l'ambiente, visto che coltiva prodotti biologici, cresciuti senza uso di contaminanti artificiali e adotta pratiche a rifiuti zero. Diminuendo gli imballaggi, si diminuiscono gli scarti e si dà una mano concreta all'ambiente.
Non c'è che dire: si tratta di un'iniziativa davvero lodevole, che può e deve essere estesa alle tante, troppe realtà in cui ancora chi lavora non conosce diritti, leggi e rispetto.