Un bimbo è stato sorpreso dalla madre mentre si faceva aiutare con i compiti dall'assistente vocale Alexa
Compiti di matematica? No, grazie: ci pensa Alexa. Non è lo slogan di una pubblicità che descrive le meraviglie dell'assistente intelligente venduto da Amazon, ma la trovata furba che ha avuto un bimbo scozzese di 9 anni quando proprio non gli andava di mettersi a fare calcoli e operazioni assegnati per casa.
"Alexa, quanto fa otto per quattro?" sono state le parole che Leanne, la mamma di Bryce, ha sentito pronunciare da suo figlio nel bel mezzo del momento in cui credeva stesse facendo i compiti di matematica.
La donna, sbalordita, ha deciso di girare un video per documentare quanto stava accadendo, e il filmato è rapidamente balzato all'attenzione di moltissime persone sui social. Un episodio divertente, ma che fa anche riflettere: vediamo com'è andata.
via The Sun
Un po' di operazioni aritmetiche da svolgere, poca voglia di applicarsi e la presenza del famigerato assistente vocale di Amazon in salotto sono stati tutti elementi che hanno fatto accendere una lampadina di genio nella mente del piccolo Bryce. Così, senza pensarci due volte, il bimbo ha cominciato a chiedere ad Alexa i risultati dei calcoli che doveva compiere, e l'assistente, in modo efficiente e gentile, non ha tardato a rispondere.
Quando il bimbo si è accorto della presenza della madre che lo stava filmando, ha cercato di protestare, anche se poi, nonostante i rimproveri di Leanne, ha continuato a farsi "aiutare" da Alexa a fare i compiti, o meglio a farseli svolgere dal dispositivo.
La sfacciataggine del bimbo nel continuare a sostenere che quello fosse il modo migliore per portare avanti i suoi compiti ha suscitato una grandissima ilarità, prima di tutto da parte della madre e poi, in un secondo momento, da parte di tutte le migliaia di utenti che hanno apprezzato e condiviso il video.
Dopo l'episodio, Leanne ha continuato a fare i compiti insieme al figlio, correggendoli e aiutandolo a sforzarsi per trovare da solo le soluzioni richieste. Il piccolo Bryce non ha profitti deludenti a scuola, come ha dichiarato la madre: semplicemente non ama fare i compiti e, da ragazzino intelligente, ha pensato di trovare una "via d'uscita" semplice ricorrendo all'assistente virtuale.
Un episodio indubbiamente divertente, ma che fa anche riflettere su quanto la tecnologia oggi stia pervadendo ogni ambito della nostra quotidianità. I cosiddetti dispositivi "intelligenti", forse, stanno cominciando a farci dimenticare un po' quanto sia utile e opportuno applicarsi in prima persona in cose che invece sarebbe utile che imparassimo e continuassimo a fare, fin da piccoli. Proprio come i calcoli, abilità matematiche che, nella vita, tornano sicuramente utili a tutti.
Sebbene buona parte della tecnologia odierna sia utile a migliorare moltissimi aspetti della nostra quotidianità, è bene ricordarsi sempre che ciò non deve, e non può significare che essa possa in qualche modo sostituire la nostra intelligenza.