Quando i familiari si intromettono troppo nelle decisioni dei genitori, è bene fissare dei limiti
Per essere genitori non si seguono corsi e non si prendono patentini: si impara giorno dopo giorno sul campo dai figli. Non senza errori o dubbi si affrontano quotidianamente le sfide della genitorialità. Ma cosa succede quando i familiari si intromettono costantemente nella nostra vita da genitori?
Fra consigli non richiesti e suggerimenti che sanno più di ordini, finiamo con il mettere in dubbio anche le certezze. Spesso a fin di bene, o meglio credendo di far bene, molti membri della famiglia di origine si sentono in diritto di metter bocca su ciò che riguarda la gestione dei figli.
Inutile dire che questo genera non poca confusione nei neo-genitori, che si trovano a scontrarsi con visioni che non coincidono con le loro. Tutto ciò, ovviamente, non fa che generare tensioni e malumori in famiglia mettendo magari a repentaglio anche la serenità di coppia. Vediamo allora come fissare dei limiti affinché non accada.
via Psychology Today
Innanzitutto è bene stabilire insieme quali sono i valori-cardine su cui basare la gestione dei figli. In questo modo si è più pronti nel rispondere o nel far capire agli altri cosa conta per noi come coppia e come famiglia.
Fatto questo, è inutile anche soffermarsi troppo sul perché la suocera di turno o la zia siano così invadenti. Probabilmente è il loro modo di “aiutare”, poiché credono davvero che la loro posizione sia quella più giusta. Allo stesso tempo è utile non rispondere subito e prendersi del tempo per elaborare la cosa nel modo migliore, senza dare un peso eccessivo alle parole che ci vengono dette.
Di certo è fondamentale chiarire e definire subito i limiti da non superare, perché ci sono modi e modi di dire le cose o di dare consigli, ma quando si sorpassa il segno meglio farlo notare subito. Del resto, si tratta di momenti delicati, in cui spesso i genitori sono stanchi e fanno fatica a trovare il proprio equilibrio. Dunque proviamo a rilassarci anche noi e a non prendercela per tutto. Ogni tanto, sempre in certi limiti, è meglio chiudere uno - o anche due - occhi.