Quest'uomo di 84 anni ogni giorno ha percorso 60 km per accompagnare un bimbo cieco a scuola

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di Lorenzo Mattia Nespoli

15 Ottobre 2019

Quest'uomo di 84 anni ogni giorno ha percorso 60 km per accompagnare un bimbo cieco a scuola
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Non è mai troppo tardi, e non si è mai troppo anziani, per dare una mano al prossimo. La storia che stiamo per raccontarvi, che vede protagonista un volenteroso 84enne italiano, originario di Consuma, paesino di montagna in provincia di Arezzo, dimostra pienamente questa frase.

Non è solo un modo di dire, o una frase di circostanza. Fare del bene agli altri significa sacrificarsi, con dedizione, tenacia altruismo, per chi nella vita è stato meno fortunato, facendo del bene - allo stesso tempo - anche a sé stessi. E per Romano Carletti, questi concetti sono chiarissimi ed esemplari. Vediamo perché.

via Corriere.it

 FederAnziani Senior Italia/YouTube

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Quando Romano è venuto a sapere che Jaffer, bimbo macedone non vedente di 6 anni figlio di un falegname, non poteva raggiungere la scuola per la mancanza di un servizio di assistenza sul pullman specificamente pensato per i minori disabili, ha deciso di entrare in gioco e di intervenire nel concreto. 

Il padre del bimbo, infatti, lavorando per tutta la giornata, non poteva accompagnare il figlio a scuola, complice anche la distanza dell'istituto dalla loro casa, circa 60 km tra andata e ritorno. La mamma, dal canto suo, non ha la patente, e così Jaffer si è trovato in una situazione in cui ha rischiato di non poter istruirsi.

Romano, al corrente di tutto questo, si è armato di buona volontà e ogni mattina, per mesi, si è alzato presto per scendere in auto a valle, portando con sé il suo piccolo passeggero speciale e riuscendo a farlo arrivare in tempo per il suono della campanella. Lo stesso tragitto, poi, viene ripetuto a ritroso, quando Jaffer esce da scuola. La cosa davvero emozionante è che l'84enne non è né un parente, né un amico di Jaffer e della sua famiglia. È solo un vicino di casa che, commosso dalla storia del piccolo bambino disabile, si è trasformato in una sorta di "nonno adottivo".

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Corriere.it

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Un gesto meraviglioso, portato avanti per mesi, per cui Romano, in maniera del tutto inaspettata, ha ricevuto il premio di "Nonno dell'Anno", un riconoscimento più che meritato, di cui l'anziano signore è stato felicissimo. Allo stesso tempo, però, ha definito il suo gesto come un atto dovuto e necessario, compiuto in nome della giusta uguaglianza che un bambino disabile merita di avere rispetto a tutti gli altri.

Il servizio di assistenza per bambini non vedenti sul pullman scolastico, nel frattempo, è stato attivato, e Romano probabilmente sentirà un po' la mancanza di Jaffer e dei loro viaggi verso la scuola, condivisi tutte le mattine. Di sicuro, però, nulla cancellerà l'enorme generosità di quest'uomo, un vero esempio di altruismo verso i più deboli che in molti dovrebbero seguire.

Arezzo TV/YouTube

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