Se un partner ha tradito una volta, è molto probabile che lo farà ancora: la scienza conferma
Il tradimento, si dice spesso, è l’altra faccia dell’amore. Tante volte chi tradisce non fa che promettere redenzione e pentimento, rassicurando il partner con frasi tipo: “è capitato, è stata una debolezza”. E così, in molti decidono di riprovarci, di dare una seconda possibilità al traditore e alla relazione in corso.
Spesso, questa fiducia si rivela nuovamente mal riposta perché il tradimento diventa seriale. Nessuna sorpresa per la scienza, dato che alcuni studi hanno confermato proprio che chi tradisce una volta molto probabilmente lo rifarà ancora.
via Springer
Le ricerche in questione hanno analizzato il così detto ESI (Extra- dyadic sexual Involvement) o, semplicemente, una persona che intrattiene relazioni con altri, oltre al partner o al coniuge.
Lo studio, condotto su 484 individui non sposati che erano stati in relazione con qualcuno almeno due volte entro cinque anni, ha evidenziato che coloro che avevano già tradito in passato avevano una probabilità tre volte superiore di praticare l'infedeltà la volta successiva.
Altre ricerche si sono invece soffermate sulle dinamiche relative al senso di colpa. In sostanza, una persona che ha già tradito una volta, le volte successive sentirà sempre meno sensi di colpa, tanto da perpetrare questi comportamenti con sempre più leggerezza emotiva.
Questo accadrebbe perché, in una persona che è stata disonesta, la risposta dell'amigdala - l'insieme di strutture cerebrali che gestiscono le emozioni - si indebolisce, e così anche i sentimenti coinvolti. Primo su tutti il senso di colpa che, in questo modo, viene man mano a scemare.
Detto in altre parole: chi ha già tradito e ha magari sofferto realmente la prima volta, le volte successive sarà meno coinvolto e sentirà meno rammarico, in quanto il cervello si è abituato a non sentirsi più male come la prima volta. In pratica, anche se ogni caso e ogni partner è diverso e non è mai opportuno generalizzare, forse è meglio non fidarsi troppo.