Non c'è niente di peggio di una persona cattiva che pensa di essere buona
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Spesso le persone trovano difficoltà ad ammettere e a riconoscere i propri difetti e tentano di nasconderli come polvere sotto al tappeto. Ma la cattiveria a volte è lampante a tutti tranne al diretto interessato a cui, probabilmente, fa più comodo sentirsi vittima piuttosto che carnefice. Un esame di coscienza sarebbe di grande aiuto ma bisognerebbe innanzitutto riconoscere di avere un problema. In tanti si sentono vittime di qualcuno e in pochissimi si rendono conto che sono vittime innanzitutto di se stessi e della propria cattiveria.
via Psychology Today
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123rf
Spesso ci si accanisce con le persone più vicine, come genitori o figli, o anche “cari amici”, anche se di amicizia vera non si può parlare se si attuano certi comportamenti. Queste persone si sentono superiori agli altri e credono che tutto gli sia dovuto. Non hanno voglia di preoccuparsi delle emozioni di chi hanno di fronte e danno priorità solo a se stessi e alle proprie necessità. Eppure tendono sempre a ribaltare la situazione fino a sentirsi vittime delle situazioni che loro stessi hanno creato. Queste persone commettono cattiverie e pensano di subirne ed è molto pericoloso perché così facendo, non si mettono mai in discussione e non miglioreranno mai i propri comportamenti.
Di certo è più facile dare sempre la colpa agli altri piuttosto che farsi carico delle proprie responsabilità ed ammettere i propri errori.
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Cinderella/The Walt Disney Studios
Non fanno che giustificare le loro azioni deplorevoli nascondendosi dietro un dito e sprigionano negatività ed ansia verso coloro che gli stanno vicino. Eppure c’è una cosa che si chiama auto-consapevolezza, che ci aiuta a crescere e migliorare sotto tutti i punti di vista.
Non è facile arrivarci, proprio a causa di questi meccanismi contorti di protezione. Protezione da noi stessi, dal non sentirci “cattivi” o “malvagi”.
C’è sempre tempo per la consapevolezza, per ammettere i propri errori ma ci vuole fatica e forza di volontà perché non è facile ammettere, soprattutto a se stessi, di essere delle cattive persone.