In questo ristorante tutto il personale è composto da ex senzatetto in cerca di riscatto sociale
Non è un ristorante qualunque quello che si trova in Rua Sao Josè 54 a Lisbona, nel cuore della capitale del Portogallo. Il locale dal nome E Um Restaurant" (Questo è un ristorante) è il primo nel paese iberico ad essere gestito completamente da personale (ex) senzatetto. Una bella iniziativa di inclusione e speranza che è nata da parte dell'associazione CRESCER rivolta a quelli che fin troppo spesso vengono definiti "gli ultimi della società", quelli meno fortunati o abbienti.
via Observador
L'idea è nata nel 2016, grazie anche alla partecipazione e all'appoggio del noto chef portoghese Nuno Bergonse, che ha partecipato direttamente alla selezione dei camerieri senzatetto, scoprendo come ognuno abbia una storia che porta con sé complessa e sempre differente dalle altre: " La verità è che ho parlato con persone che non hanno mai toccato una sigaretta, non hanno mai consumato nulla di rigoroso e sono venute in strada per ragioni completamente diverse: depressioni, separazioni o divorzi che hanno portato a rifiuti familiari … c’è di tutto."
A spronarli a cambiare o migliorare la propria vita e credere in sé stessi ci pensa anche la psicologa Alexandra Evaristo, anche lei membro essenziale della associazione solidale Crescer.
Non solo la cucina è ottima e non ha nulla da inviare a quella che si può gustare in altrettanti ristoranti stellati più riconosciuti in fama internazionale, ma fare una capatina al locale solidale di Crescer vale soprattutto per il suo altissimo valore sociale, per il senso di comunità che crea e per il ruolo benefico verso quelli che adesso, in veste di camerieri del ristorante, non si sentono più gli "ultimi della società".