Chiudere le porte e lasciar andare il passato è la chiave migliore per andare avanti
Spesso ci ostiniamo a rimanere fermi. Fermi senza guardare ai cambiamenti che sono avvenuti o stanno già avvenendo nella nostra vita. Chiudiamo gli occhi e continuiamo a far finta che tutto sia sempre uguale, ma in realtà tutto è già diverso.
Dovremmo imparare a chiudere tutte le porte. Tutte quelle porte di cose o persone che ci tengono in sospeso per qualche motivo o ci arrecano sofferenza. Chiudere le porte significa lasciare andare le cose in sospeso, i libri da troppo tempo stagnanti sulla stessa pagina ancora da scrivere, le situazioni che ci provocano ansie e dolori. Il tempo non sempre sistema le cose, spesso è un mero osservatore: siamo noi a dover agire. Vediamo perché.
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Non dobbiamo aver paura di lasciar andare tutte quelle situazioni che ci fanno sentire appesi come ad una fune sottile ma allo stesso tempo forte e sicura. Allo stesso modo, non dobbiamo aver paura di guardare l’evidenza delle cose, perché altrimenti finiremo per sacrificare la nostra felicità.
Avere dei ricordi del passato è bello e fa bene, nella misura in cui questi ricordi non ci condizionino e non ci frenino. Non dobbiamo lasciar andare completamente il passato ma solo viverlo senza paura, senza fossilizzarci, perché tutto potrebbe ancora succedere.
Il tempo vola e non torna più ed è troppo breve per restare fermi davanti a tutte quelle porte ancora aperte. Occorre attraversarle senza paura per vedere cosa c’è dall’altra parte, perché la vita può ancora offrire tante cose belle.
Tutto quello che ci causa dolore o ferite è una zavorra troppo pesante e anche inutile da portare dietro. Dobbiamo trovare la forza di liberarci da tutto quello che ci opprime, che sia un ricordo, una situazione o anche una persona.
Tutto quello che non ci arricchisce o non ci fa crescere, non ci rende felici e non è positivo per nessun tratto della nostra esistenza: per questo è bene lasciarlo andare. E quando tutte le porte saranno chiuse ci sentiremo talmente leggeri da iniziare a guardare altrove e ad aprirne altre.