La madre scoppia in lacrime vedendo il figlio autistico con il suo cane da terapia: "Non l'ho mai visto così tranquillo"

I cani hanno delle abilità nascoste che molte volte non immaginiamo nemmeno. Un cane correttamente addestrato è in grado di riconoscere merce di contrabbando, percepire una variazione nelle condizioni di salute di una persona e contribuire, più in generale, a ridurre il livello di stress nella vita quotidiana di molti. Grazie a questi training specifici, diversi cani diventano "cani da assistenza", ovvero cani allenati per aiutare o assistere una persona con disabilità. Un'associazione chiamata 4 Paws For Abilities addestra cani promettenti per aiutare persone affette da una serie di condizioni, in particolare per assistere e arricchire la vita di bambini disabili. Inoltre, l'associazione vuole informare i cittadini comuni riguardo l'impiego di cani da assistenza in luoghi pubblici, in modo da aumentare la consapevolezza generale delle persone.

via Inside Edition

L'utilizzo di un cane da assistenza è stato decisamente utile per Kai, un bambino autistico che aveva molte difficoltà a connettersi e a socializzare con gli altri bambini. La mamma di Kai, Shanna Niehaus, aspettava da tempo un incontro come quello tra il suo bambino e il cane da assistenza di 4 Paws For Abilities, Tornado. Nonostante vivano in Giappone, per il bene di Kai, tutta la famiglia si è diretta in Ohio per incontrare i membri dell'associazione e, soprattutto, Tornado. La curiosità nell'immaginare come Kai avrebbe reagito in presenza dell'animale spaventava Shanna ma, allo stesso tempo, la rendeva fiduciosa. Dalla foto si può facilmente intuire che l'incontro è andato molto bene, anche oltre ogni aspettativa.

Questo in lacrime è il volto di una mamma che ha visto suo figlio sperimentare innumerevoli interazioni sociali con altri bambini e fallire in tutti i suoi tentativi di avere un amico. Qualsiasi amico. Quelle di ora, invece, sono lacrime di gioia ― gioia nel vedere un figlio che finalmente riesce ad abbracciare e coccolare un altro essere vivente. Inizialmente Shanna non voleva pubblicare la foto a causa della sua "brutta faccia in lacrime", ma poi ha semplicemente deciso che il messaggio fosse troppo importante per non essere condiviso. 

Una storia che dà coraggio e supporta tanti altri genitori che vivono situazioni simili e vorrebbero aiutare il proprio figlio a stare insieme agli altri e a vivere più serenamente.