Le coppie che si mandano meno messaggi potrebbero avere più intesa: lo rivela uno studio
Si sente dire spesso che la tecnologia ha cambiato il modo con cui le persone si relazionano tra loro. Questa affermazione forse è vera, ma non del tutto. Qualcosa si è trasformato, si è evoluto, ma i meccanismi sono rimasti più o meno gli stessi: ciò che è mutato sono i modi e gli strumenti.
Dalle lettere al telefono, dalle mail ai messaggi di testo sui cellulari. Quello che si dice è più breve, ma forse lo si fa troppo spesso. Ecco cosa è emerso da uno studio scientifico in proposito.
via Psychology Today
Secondo le ricerche della psicologa Theresa DiDonato, il numero di sms inviati in un rapporto tra un uomo e la propria partner è inversamente proporzionale all’intensità del sentimento. In pratica meno messaggi vengono scritti, più è forte l’intesa, oltre che la probabilità che si resti insieme a lungo. Invece una maggiore quantità degli stessi può essere sintomo di insofferenza e un preludio ad una prossima rottura.
Tutto parte dall’attaccamento verso la persona con cui si sta. Lo scambio frequente di sms suggerirebbe un modo meno concreto, reale e personale si esprimere emozioni, preferendo un canale virtuale piuttosto che il dialogo vero e proprio. Poi c’è da considerare anche la componente del “chi” scrive per primo, e se l’altro si limita soltanto a rispondere passivamente.
Seguendo questa logica, è molto più sano farsi una telefonata durante la giornata, aspettando poi la sera per raccontarsi com'è andata a lavoro o cose simili. Il costante digitare per dirsi dove si è, con chi e cosa si sta facendo, diventa a lungo andare una forma di schiavitù, un “guinzaglio” troppo stresso, specialmente per gli uomini.
Gestire il rapporto di coppia è complesso oggi come in passato, salvo che la realtà moderna ha aggiunto molte più opzioni che se da una parte possono essere risorse, dall’altra si rivelano delle trappole. Il segreto per una relazione sana e duratura può stare nel fissare le regole dell’interazione, evitando di restare vittime delle logiche perverse che si nascondono dietro all’uso, o meglio all’abuso si qualsiasi tecnologia.
