Usa: tra le materie scolastiche ricompare la calligrafia, una competenza utile ormai sostituita dal digitale

di Davide Bert

08 Settembre 2019

Usa: tra le materie scolastiche ricompare la calligrafia, una competenza utile ormai sostituita dal digitale
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Chi ha frequentato le scuole elementari tra gli anni ’70 e ’80 ricorda bene le ore trascorse a scrivere pagine e pagine di lettere sui quaderni, e come questa abilità venisse poi impiegata quotidianamente in attività come il tradizionale dettato.

Con il passare degli anni e l’avvento delle tecnologie digitali, la penna è stata sostituita dalla tastiera, così che questo insegnamento è praticamente scomparso. In Texas, però, la calligrafia è tornata a essere reintrodotta a scuola come materia ufficiale. Vediamo perché.

via ABC13

Maxpixel

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L’iniziativa in verità ha fatto e fa ancora un po’ discutere molti genitori, che temono di riportare indietro le lancette dell’istruzione dei loro ragazzi, in un mondo che ormai ha smesso di scrivere e si limita a digitare. Utilizzare la penna è invece un’attività molto importante per lo sviluppo cerebrale dei ragazzi, in quanto solo così si allena la coordinazione occhio-mano e si costruiscono sinapsi essenziali per favorire l’apprendimento.

Il sistema nervoso viene stimolato più con la penna che con la tastiera e, come se non bastasse, scrivere alla maniera tradizionale è cruciale per definire le basi della mano dominante, sinistra o destra. Usando solo la tastiera il corpo non ha il tempo e modo per attivare risorse innate, fissando uno schermo molte più ore di quante siano necessarie o comunque salutari per un individuo di giovane età.

Prendere appunti con penna o matita aiuta a fissare meglio nella memoria le informazioni, serve a sincronizzare la comunicazione tra gli emisferi del cervello e agevola la naturale espressione di capacità artistiche che potrebbero restare nascoste per via del solo impiego di tasti o touch-screen.

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woodleywonderworks/Flickr

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Il ritorno al passato non è nostalgico e anacronistico attaccamento alla tradizione, ma piuttosto riscoperta e riconquista di preziose doti che rischiano l’estinzione. La generazione Z o i Millenials sono tutti dei fulmini sui dispositivi digitali, ma hanno difficoltà a volte anche a scrivere il proprio nome per firmare un documento.

La scrittura "classica", non da ultimo, serve a scolpire bene nella mente la lingua e le parole, cosa che non è possibile ottenere con la versione digitale, considerando le forme abbreviative e gergali dei messaggi di testo, superati sempre più a loro volta da quelli vocali, con i quali la scrittura viene del tutto abbandonata.

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