La polizia arresta un pastore dello Zimbabwe: vendeva biglietti per il Paradiso a 500 dollari l'uno

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di Lorenzo Mattia Nespoli

04 Settembre 2019

La polizia arresta un pastore dello Zimbabwe: vendeva biglietti per il Paradiso a 500 dollari l'uno
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"Gesù Cristo mi è apparso e mi ha dato i biglietti per il paradiso". Così il pastore Tito Wats e sua moglie avrebbero giustificato la loro singolare attività. 

Quella di cui stiamo per parlarvi è una storia che sembra quasi uscire da un racconto umoristico o di fantasia, anche se si tratta di un fatto del tutto reale. A volte, le persone possono arrivare ad approfittarsi del prossimo in una maniera davvero troppo eccessiva per essere considerata attendibile. Nonostante questo, il pastore in questione ci ha provato lo stesso: vediamo cosa ha fatto.

via Vaaju.com

Standard Digital Videos/YouTube

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Quando le autorità locali hanno scoperto la redditizia attività di Tito Wats e di sua moglie Amanda hanno avuto non pochi problemi. La polizia ha infatti accusato il religioso dello Zimbabwe di aver venduto, per ben 500 dollari ciascuno, dei biglietti per la salvezza eterna, che avrebbero assicurato agli acquirenti il raggiungimento del paradiso.

La promessa era semplice: con l'assicurazione che questi speciali ticket fossero stati donati a Wats direttamente da Gesù, il pastore africano li ha venduti a moltissime persone che, alla fine della loro esistenza terrena, desiderassero un posto nell'Eden senza dover affrontare alcun tipo di giudizio.

Nel delirante racconto che Wats ha fatto alla polizia, il pastore, oltre a spiegare che i salvifici biglietti fossero fatti d'oro puro - quando è chiaramente visibile che non è così - ha anche parlato di alieni e viaggi nello spazio. Ha poi sostenuto che stava subendo una vera persecuzione, dato che con la vendita dei ticket stava portando avanti un compito divino...

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Incredibilmente, dopo l'arresto del religioso e la scoperta del suo business, non sono mancate le proteste da parte di molti suoi fedeli, che hanno chiesto alla autorità di rilasciarlo per potergli consentire di continuare a vendere i suoi costosi ticket.

Se consideriamo che, in Zimbabwe, il salario medio è di 2 dollari al giorno, non è difficile comprendere la grande portata della truffa di Wats!

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