Insegnare il rispetto: una psicologa individua le 3 chiavi per instaurare un rapporto sano fra genitori e figli

di marika

20 Ottobre 2019

Insegnare il rispetto: una psicologa individua le 3 chiavi per instaurare un rapporto sano fra genitori e figli
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Abbiamo vissuto la nostra infanzia con l'assoluta certezza che chiunque fosse più grande di noi andasse rispettato sempre e comunque. Il rispetto per gli adulti non era una scelta, ma un dovere che ci inculcavano i nostri genitori. E guai a disattendere le aspettative!
Nell'ultimo decennio si è assistito ad un profondo cambiamento in merito all'educazione infantile, tanto che il concetto di rispetto, talvolta, cozza con libertà di espressione, trasgressione o affini.

Ma come facciamo ad ottenere il rispetto dei bambini senza ricorrere alla paura?

via Psychology Today

Flickr / AngryJulieMonday

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Per insegnare il rispetto a un bambino non si deve per forza ricorrere alla paura. Ma come fare? Ce lo spiega la psicologia, in particolare lo studio della psicologa Tina Gilbertson, che si sofferma proprio sulle dinamiche rispetto-famiglia. Partendo dal presupposto che il rispetto non si impone in nessun modo ma si osserva, la Dr.ssa Gilbertson individua tre chiavi per instaurare un rapporto sano e profondo fra genitori e figli.

1. COERENZA: La prima chiave per una corretta interazione con i figli è la coerenza. Coerenza fra l'agire e il dire. Essere persone che rispettano vale più di mille parole, perché i bambini ci osservano ed apprendono da noi e dai nostri comportamenti effettivi.

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2. STABILIRE ORDINE: Il bambino ha bisogno di limiti e sicurezze e di capire ed individuare l'autorità. Questo non vuol dire essere autoritari in senso stretto, spaventando i bambini, si tratta piuttosto di insegnar loro che ci sono comunque dei limiti da rispettare a seconda delle situazioni.

3. LA RICOMPENSA: La questione della ricompensa è molto dibattuta. Secondo la psicologa, tuttavia, è fondamentale che la stessa sia legata a comportamenti positivi. Se ricompensiamo sempre il bambino anche laddove non abbia fatto neanche uno sforzo nel migliorare un comportamento irrispettoso, gli stiamo insegnando che può ottenere lo stesso tutto e che forse il rispetto non è così importante.

E qui, appunto, ritorna la questione della coerenza.

Certo, non sempre è facile, ma sforzarsi per crescere degli adulti migliori ne vale sicuramente la pena.

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