Terrorizzare i bambini per farsi obbedire non è mai una buona idea
Alcuni genitori, e in generale alcuni adulti, utilizzano la paura per farsi obbedire dai bambini. Minacce di pericoli imminenti, di lupi e uomini cattivi, risuonano forti fino a radicarsi nella mente dei bambini. Ma siamo certi che questo modo di fare porti benefici? Le conseguenze dell'uso di questa strategia nell'educazione dei nostri figli possono essere dannose e ciò che otteniamo sono bambini paurosi, insicuri, con bassa autostima.
via New York Times
L’obbedienza frutto del ricatto e della paura non è mai un metodo sano per ottenere rispetto e fiducia, a maggior ragione se stiamo parlando di bambini. Ad esempio, dietro alcuni bambini che hanno paura di affrontare i primi giorni di scuola potrebbero esserci tutte le raccomandazioni di genitori o nonni sul “Non fare questo non fare quello altrimenti poi...”.
Terrorizzare i bambini per renderli obbedienti e disciplinati non porta a nulla di buono, anzi, a lungo andare potrebbe provocare l’esatto effetto opposto. Il rischio è che il bambino sviluppi una forte insicurezza e smetta di fidarsi di se stesso oppure potrebbe manifestare problemi di bassa autostima nei più svariati contesti sociali. Inoltre non è raro che questi bambini sviluppino paure e persino fobie sia prima che nel momento in cui devono affrontare la situazione in questione che li affligge.
Pertanto, dobbiamo imparare a parlare con i bambini senza ricorrere a frasi che possano incutere loro paure e insicurezze. Occorre monitorare i commenti che facciamo ai bambini perché molte volte non ci rendiamo conto delle ripercussioni che potrebbero avere su di loro.
Il modo migliore per farsi ascoltare da un bambino è parlarci e spiegare, senza minacce di terribili accadimenti futuri. Dovremmo aiutare il bambino ad acquisire alcune risorse che gli consentono di affrontare le nuove situazioni con serenità e senza paure. In alcuni casi può essere utile visualizzare ciò che si troverà di fronte con sincerità senza terrorismo psicologico.