Non sono pazza, soffro solamente di ansia

di Simone Fabriziani

07 Agosto 2019

Non sono pazza, soffro solamente di ansia
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Spesso stigmatizzata come una patologia frutto di una insicurezza e o di un tratto del carattere che può essere modificato con fin troppa facilità, l'ansia è una delle più grandi malattie psicologiche del nostro tempo. Un vero e proprio mostro che paralizza chi lo abita, cambiandogli la qualità della vita di tutti i giorni in maniera negativa. Non dobbiamo giudicare con troppa durezza chi soffre di ansia, bisogna mettersi nei loro panni e tendergli una mano amica, in segno di aiuto.

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Chi soffre di questa frequente patologia, ha costante paura di sé stessa, delle proprie possibilità, della propria insicurezza, e di conseguenza, dei pericoli dell'esterno. Ogni decisione, che sia piccola o grande, da prendere tutti i giorni diventa elemento sufficiente per paralizzare lo stato emotivo di chi ne è sotto scacco. L'ansia nella maggior parte dei casi è esarcerbata e talune volte peggiorata dallo stato di costante stress che vive la persone che ne soffre: frequenti attacchi nervosi e paura di agire sono i sintomi esteriori più comuni.

Quando iniziano i primi focolai del disturbo questi sintomi non sono poi così intensi, ma situazioni esterne come ad esempio un lavoro impegnativo, problemi economici o famigliari, o un partner tossico possono peggiorare la già fragile situazione emotiva.

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Questa situazione può portare anche a conseguenze fisiche e psicosomatiche, come ad esempio frequenti mal di testa, fino a disturbi cardiovascolari, a causa del malfunzionamento del pompaggio del sangue nelle arterie a causa delle forti crisi di nervi. In poche parole, l'ansia costante è un vero e proprio meccanismo di difesa che attiviamo quando ci sentiamo minacciati da pericoli esterni. E soprattutto no, le persone che soffrono di ansia non sono pazze, ma vivono semplicemente con una condizione giornaliera che non gli permette di trascorrere la propria vita con serenità e normalità.

Non dobbiamo quindi essere troppo duri e giudicare con troppa facilità queste vittime; queste non sono pazze, né deboli, ma hanno solo bisogno di essere capite nel profondo, hanno un enorme necessità che una mano amica venga tesa nei loro confronti e che gli abbracci, facendogli capire che andrà tutto bene e che, con l'aiuto di un esperto, potrà lentamente tornare a veder splendere il Sole tutti i giorni.

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