In un mondo in cui regna l'indifferenza, sii gentile

di Davide Bert

22 Luglio 2019

In un mondo in cui regna l'indifferenza, sii gentile
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Difficile conservare la calma, l'autocontrollo e la cortesia in un mondo dove tutto corre veloce, in cui ogni persona è presa da sé stessa, dal desiderio di avere più soldi, più cose, più attenzione, più amore. L’egoismo è parte dell'essere umano, completa il quadro delle debolezze, è l'assoluta normalità, ma non per questo bisogna accettare tutto senza alzare un dito. Esiste un modo per interrompere il circolo vizioso, per rendere con poco la Terra un posto migliore ed è la gentilezza.

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Dal momento in cui ci si alza la mattina all'istante in cui si va a dormire, si incontrano problemi più o meno seri, piccole e grandi seccature, fattori di disturbo che minano la serenità e che fanno reagire con rabbia ed irrequietezza. Ciò dipende dal fatto che ognuno è concentrato nel proprio mondo interiore, guardando gli altri come fastidi, ostacoli e impedimenti.

Basterebbe così poco per spezzare questa catena di ansia e agitazione: un sorriso, una buona parola, un cenno di saluto, un gesto di pura cordialità. Cedere il posto sull'autobus, far passare prima qualcuno, dire buongiorno o buonasera ― sono sciocchezze che però possono migliorare la giornata, raddrizzando quella più storta. Reagire con astio e antipatia a chi è di cattivo umore non fa altro che alimentare questa spirale negativa, attirando ancora più stress. Quando si è tentati di percorrere la strada più facile, cioè rispondere a brutto muso o fare uno sguardo truce, bisogna ricordarsi che non c’è nulla di personale, che viviamo solo un contesto sociale che ci vuole competitivi e arrabbiati.

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La gentilezza è il passaporto per le energie positive, per la comprensione e l'empatia. La gentilezza verso i familiari, verso il partner, verso qualcuno che non conosciamo, sono tutti inviti alla luce. La gentilezza può diventare una routine quotidiana che dona benessere e felicità, un flusso costante di emozioni e sensazioni salutari che si diffondono come un contagio che guarisce invece di danneggiare.

Quando il sipario cala sull'esistenza di tutti, nessuno desidera ricordarsi di chi è stato scontroso, antipatico, insopportabile e gratuitamente cattivo. La memoria conserva ciò che è buono, per questo praticare la gentilezza è l’eredità più preziosa che si possa lasciare.

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