L'eroico gesto di uno zio ventenne che si è gettato tra le fiamme per salvare i suoi nipotini
Il carattere e i sentimenti emergono nei momenti di necessità. Quando ci si trova davanti ad un grave pericolo, qualcosa che minaccia la vita di qualcuno a cui si vuole bene, gli individui tirano fuori risorse incredibili.
In quei momenti si è capaci di superare le paure più profonde, di compiere atti di incredibile coraggio e di mettere addirittura a rischio la propria stessa esistenza per amore, affetto o amicizia. L’eroe del giorno ha solo 25 anni e si chiama Derrick Byrd.
via Komonews
Il drammatico episodio che lo ha visto protagonista è stato l’improvviso incendio della casa di sua sorella Kayla, ad Aberdeen, nello Stato di Washington. Per cause ancora da chiarire è divampato un rogo al secondo piano, estendendosi rapidamente a tutto il resto dell’abitazione.
Le fiamme erano già alte quando i 3 bambini di Kayla si trovavano ancora intrappolati dentro. La donna è entrata in casa e ha cominciato ad afferrare i piccoli lanciandoli dalla finestra, mentre da sotto Derrick li afferrava al volo. Con incredibile sforzo, sfidando il fumo e il calore, i due hanno messo in salvo Junior e Rory, ma quando è arrivato il momento di prendere anche Mercedes, Kayla ha perso l’equilibrio ed è caduta dal tetto.
La bimba era terrorizzata e chiedeva aiuto dalla sua stanza, invocando il nome dello zio Derrick. Il ragazzo non ci ha pensato un attimo, si è buttato dentro tra le fiamme, ed è corso ad afferrare la piccola, coprendogli il volto con la sua maglietta per impedirgli di respirare il fumo.
Per fortuna i due hanno fatto in tempo ad uscire. Derrick ha riportato ustioni di secondo e terzo grado alle braccia e alla schiena. Tutta la famiglia è stata trasportata urgentemente in aereo all’Harborview Medical Center per le cure del caso.
Una volta ripresosi, il giovane è stato intervistato dai media locali e nazionali, e ha raccontato la vicenda riportando fedelmente la terribile esperienza conclusasi fortunatamente con un lieto fine. Come di rito, gli è stato chiesto se si sentisse un eroe e cosa avesse provato in quei momenti di puro terrore.
Ecco cosa ha risposto: «Non sono un eroe, non sento di esserlo, sapevo solo che avrei fatto qualunque cosa per portare via mia nipote da quell’inferno, lo avrei fatto a costo della mia stessa vita».
Ciò che ha compiuto il giovane ha qualcosa di straordinario e dimostra dove può arrivare l’amore di una persona per un’altra, è un promemoria e un esempio per chiunque. Il genere umano è fatto di tanti limiti, difetti e contraddizioni, ma è anche tanto altro.