Sei mesi prima di un infarto il corpo può lanciare dei segnali: spesso sono innocui, ma è bene tenerli a mente
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L'attacco cardiaco o infarto del miocardio è l'arresto del flusso sanguigno nel muscolo cardiaco a causa di una rottura o coagulo arterioso. I sintomi più comuni sono: dolore oppure oppressione toracica, disagio alla schiena, perdita di coscienza, sudore freddo e mancanza di respiro. In alcuni casi, però, il corpo lancia dei segnali premonitori addirittura diversi mesi prima che si verifichi un simile evento. Ecco quali sono i segni da non trascurare.
via hackspirit.com
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- Intorpidimento o pesantezza delle braccia. Nella maggior parte dei casi le patologie cardiocircolatorie si irradiano alle estremità superiori con sensazioni di debolezza o formicolio. In questa circostanza va subito consultato un dottore.
- Fame d'aria. La difficoltà a respirare può avere diverse ragioni, tuttavia non va trascurata perché vuol dire che i polmoni non ricevono abbastanza ossigeno. Occorre farsi visitare e capire il perché.
- Ansia. Bisogna distinguere quella fisiologica, cioè generata da un motivo concreto, da quella patologica, vale a dire uno stato di agitazione non commisurato alla causa o, addirittura, senza ragione. Nel secondo caso sarebbe saggio consultare uno specialista.
- Costante stanchezza. L'affaticamento da lavoro o da attività fisica è perfettamente normale, ma se questa sensazione si protrae troppo a lungo, o non ha una causa reale, meglio rivolgersi al proprio medico perché molto probabilmente qualcosa non va.
- Indigestione. Ogni tanto può capitare di non digerire bene un pasto, diverso è il caso in cui questa condizione comincia a diventare quasi abituale. Si tratta di un campanello d'allarme da non ignorare.
- Disturbi del sonno. Lo stress può causare insonnia, ma se di frequente ci si trova a svegliarsi nel cuore della notte, con sete e urgenza di urinare, bisogna indagare meglio sulle cause.
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Nell'eventualità in cui un familiare, un amico o anche solo una persona incrociata in strada crolli a terra per un malore, bisogna subito controllare se sta respirando o se non è più reattiva. Chiamare immediatamente i soccorsi dando le prime informazioni agli operatori sanitari.
In attesa di aiuto o di un defibrillatore, è molto utile effettuare il massaggio cardiaco, inginocchiandosi su un lato della persona distesa e praticando circa 100 compressioni al minuto. Il movimento generato dalle braccia tese e la pressione al di sotto del torace serve a mantenere il sangue in circolo, proteggendo così gli organi vitali da possibili danni necrotici.
In presenza di sintomi, non esitate a chiamare subito il vostro medico di fiducia.