"Il suo cervello non funziona": 4 insegnanti denunciati per aver preso in giro una bambina autistica di 7 anni
Il bullismo, purtroppo, è un fenomeno che non accenna a diminuire ― la cattiveria sembra essere parte integrante della stragrande maggioranza delle persone che, indistintamente, si prende gioco di chi ha un comportamento "diverso" o di chi, addirittura, ha una qualche disabilità. I luoghi in cui il bullismo dilaga sono la scuola, soprattutto durante il periodo delle scuole medie, dove i picchi più alti risultano essere proprio tra i ragazzini in età preadolescenziale, ma anche il posto di lavoro, dove il fenomeno è meglio conosciuto come mobbing.
Ci sono, per fortuna, molti genitori che cercano di insegnare ai propri figli il rispetto e la comprensione verso qualunque tipo di diversità, ma quando, in alcuni casi, sono addirittura gli insegnanti a farsi beffa di bambini (e, come se non bastasse, di bambini affetti da qualche disabilità!), le speranze verso il genere umano sembrano davvero affievolirsi ogni giorno di più.
E a proposito di pessimi educatori, sconvolge la cattiveria che quattro insegnanti di una scuola elementare di Dos Hermanas (Siviglia) hanno mostrato nei confronti di una bambina autistica di 7 anni. "Il suo cervello non funziona" dicevano in classe durante la lezione ― e altre frasi davvero difficili da digerire. La bambina, che soffre di Disturbo Generalizzato dello Sviluppo (DGS), Disturbi dello Spettro Autistico (ASD), Disturbi Specifici del Linguaggio ed epilessia, era addirittura andata in una classe con diversi bambini affetti da disabilità cognitive come la sua, ma ciò non è servito a garantire la presenza di insegnanti bravi e preparati ad affrontare situazioni di questo tipo. I genitori della piccola hanno osservato dei forti cambiamenti nell'umore e nel comportamento della figlia: durante la settimana diceva di non voler andare a scuola, aveva paura e aveva iniziato a mostrare un comportamento autolesionista. Inoltre, la bambina aveva avuti due attacchi epilettici nel giro di poco tempo. La situazione migliorava esclusivamente durante i weekend. Ai colloqui, gli insegnanti avevano affermato di non aver notato nulla di strano nel comportamento della bambina ma, ritenendo la faccenda alquanto strana, i genitori hanno deciso di indagare meglio nascondendo un registratore nello zaino della figlia.
Le oltre sei ore di registrazioni, in cui si sentono chiaramente le offese umilianti rivolte alla bambina, sono servite ad inchiodare i quattro insegnanti della scuola primaria Cervantes di Dos Hermanas. La famiglia della ragazza è legalmente rappresentata da Javier Jaenes, avvocato della Fondazione Antonio Guerrero, il quale ha assicurato ai media locali come sia "intollerabile" questo tipo di comportamento nei confronti di un minore in una classe specifica, in cui "lo staff deve avere capacità tecniche specifiche per trattare con questi bambini". L'avvocato ritiene che ci siano le basi per accusare i quattro insegnanti di violenza psicologica, con sentenze in carcere che potrebbero andare da sei mesi a tre anni.
Vogliamo sperare che episodi come questo possano servire come esempio, per far sì che sempre più genitori sospettosi che il proprio figlio sia vittima di bullismo a scuola, abbiano il coraggio di denunciare comportamenti così riprovevoli.