Mentre l'infermiera fa il suo lavoro, una mamma le scatta di nascosto una foto: il motivo vi farà scendere una lacrima

di Simone Fabriziani

06 Giugno 2019

Mentre l'infermiera fa il suo lavoro, una mamma le scatta di nascosto una foto: il motivo vi farà scendere una lacrima
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Avere un figlio e scoprire, in tenera età, che la nostra creatura dovrà passare gran parte della sua infanzia su un letto di ospedale a causa di una terribile malattia, è uno dei fardelli più grandi che due genitori possano trasportare nella propria vita. Per alleviare il dolore e la stanchezza psicologica a volte i gesti piccoli, apparentemente insignificanti ma amorevoli delle persone che attraversano la nostra vita sono il motore che ci fa andare avanti, nonostante tutto.

via ABC News

Another Thursday at 2:11 Another Thursday closer I miss you so my sweet Punkin 💜🎗 #Sophiethebrave #DoMoreForSoph...

Pubblicato da Sophie The Brave su Giovedì 20 dicembre 2018

La storia della piccola Sophie, a cui è stato diagnosticato un brutto linfoma alle cellule T, ha fatto il giro commosso del web grazie alle condivisioni dei genitori Shelby e Jonathan che non hanno mai abbandonato la figlia dal momento della diagnosi nel 2017 fino alle infinite sessioni di chemioterapia che hanno progressivamente indebolito Sophie.

In attesa di un trapianto di cellule staminali che avrebbe potuto salvare la vita alla piccola, le ore passate a fianco del letto di ospedale hanno portato la madre Shelby a notare come, anche nei gesti più piccoli, le infermiere del posto hanno supportato con pazienza ed amorevolezza giorno e notte la piccola paziente.

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Dear Peds Nurses, (And incredible nurse techs!) I see you. I sit on this couch all day long and, I see you. You try so...

Pubblicato da Sophie The Brave su Martedì 3 ottobre 2017

Il messaggio di ringraziamento che Shelby poi pubblicherà su Facebook commuove il web grazie a queste parole sentite: 

"Vi vedo. Sto seduta tutto il giorno su questo divano e vi vedo. Fate di tutto per passare inosservati. Vedo che vi commuovete quando mia figlia piange. Cercate in tutti i modi di alleviare le sue paure e di rassicurarla.

Vedo che esitate ogni volta che dovete infilarle un ago o toglierle i cerotti. Dite: 'Non c'è problema' e 'Mi dispiace' molte più volte di quante le persone vi dicano 'grazie'. 

Ho visto tutti i braccialetti di gomma che portate al braccio e intorno allo stetoscopio, uno per ogni bambino di cui vi siete presi cura. […] Per 12 ore mettete da parte ciò che succede nelle vostre vite per prendervi cura dei bambini malati e moribondi. E ntrate in ogni stanza con un sorriso, a prescindere dalla situazione.

Leggete il nome di Sophie nella cartella e venite a controllarla anche se non tocca a voi. Chiamate il dottore, la banca del sangue e la farmacia per far sì che la mia bambina abbia ciò di cui a bisogno nel minor tempo possibile."

Can I just say something about end of life care? For the past few days, Barbara Bush’s decision to discontinue the...

Pubblicato da Sophie The Brave su Venerdì 20 aprile 2018

Controllate anche me ogni volta che controllate lei. Vi sedete e ascoltate i miei piagnistei per 10 minuti, anche se il vostro telefono continua a suonare e avete una lista infinita di cose da fare.

[…] Io vi vedo. Vi vedo tutti. Niente potrà esprimere quanto vi apprezzi. Voi siete il nostro Gesù ogni singolo giorno. I nostri bambini non avrebbero ciò di cui hanno bisogno senza di voi. 

Le mamme come me non si sentirebbero bene o ascoltate senza di voi. Voi che salvate i nostri bambini e noi non potremmo mai farlo senza di voi.

Con amore,

Una mamma che vede tutto ciò che fate e vi ama immensamente per questo.”

Hi friends. I haven’t updated lately because there’s not much to update. Each day is pretty much the same, which isn’t...

Pubblicato da Sophie The Brave su Domenica 26 novembre 2017

Purtroppo, nonostante il sostegno del corpo degli infermieri, dei pediatri e di tutto il popolo del web abbracciato alla famiglia, la piccola Sophie non è riuscita a sconfiggere il "mostro" ed ha abbandonato questo mondo il 4 gennaio 2018, tra le braccia del padre e della madre. 

Una storia commovente di resilienza, speranza e amorevolezza che non sarebbe stata possibile raccontare se non ci fossero stati gli angeli guardiani degli infermieri, figure professionali ed umane che fin troppo spesso non ricevono il riconoscimento che meritano.

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