Questi supermercati usano foglie di banano al posto degli imballaggi di plastica per salvare gli oceani
Dati e stime ormai sono noti: entro il 2050, nei nostri oceani potrebbe esserci più plastica che pesce. Previsioni infauste e poco rassicuranti, che non andrebbero mai sottovalutate.
Un quadro decisamente negativo, in cui però c'è chi già da anni si sta dando da fare. I passi avanti si fanno, e spesso siamo lieti di prenderne atto, raccontando storie ed episodi virtuosi di persone che cercano di invertire una tendenza che sembra quasi irreversibile. In questo caso, un buon esempio di pratiche green arriva dalla Thailandia e dal Vietnam.
Perfect Homes Chiangmai/Facebook
Diversi supermercati dei due Paesi del Sudest Asiatico hanno escogitato una trovata molto intelligente per ridurre l'utilizzo quotidiano della plastica.
Forse in nessun altro luogo come nei grandi negozi alimentari gli imballaggi plastici sono così massicciamente diffusi. Basta pensare ai prodotti che acquistiamo ogni giorno facendo la spesa: quanti di loro sono avvolti in plastica? Moltissimi.
Da qui l'idea geniale dei grandi magazzini asiatici di Ho Chi Minh City e Hanoi. I market Lotte Mart, Saigon Co. e Big C hanno deciso di utilizzare foglie di banana per confezionare i generi alimentari.
Resistenti, flessibili, impermeabili, di grandi dimensioni e belle a vedersi: questi prodotti della natura sembrano fatti apposta per un uso del genere. Lo conferma la vastità dei campi in cui sono impiegati, specie nelle aree asiatiche tropicali e subtropicali.
I dirigenti dei supermercati thailandesi e vietnamiti si sono quindi spinti oltre il mero scopo decorativo delle foglie di banana. Questi imballaggi 100% naturali non saranno impiegati solo per confezionare frutta e verdura, ma anche la carne fresca.
Insieme all'abbandono dei sacchetti di plastica usa e getta e all'adozione di quelli biodegradabili, anche questa misura che vede protagoniste le foglie di banana sembra un ottimo passo avanti per sensibilizzare le persone e tentare di arginare una deriva pericolosa per noi, per gli animali e per il nostro Pianeta.