Essere umili non vuol dire pensare di essere inferiori, ma pensare di non essere superiori

di Davide Bert

20 Maggio 2019

Essere umili non vuol dire pensare di essere inferiori, ma pensare di non essere superiori
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Difficilmente le persone riescono a praticare la giusta via di mezzo in azioni o comportamenti, sia con gli altri che verso sé stessi. Peccare per eccesso o per difetto è la cosa più facile da fare, come quando ci si considera superiori o inferiori al prossimo. Essere umili ad esempio non significa umiliarsi ma soltanto conoscere le proprie qualità e i propri limiti, perdonare e imparare dagli sbagli. L’umiltà per molti versi vuol dire trovarsi in perfetto equilibrio.

Pixnio

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Ogni individuo è unico come la sua storia, come il modo in cui le sue esperienze lo hanno formato, segnato, cambiato, fatto crescere e diventare quello che è. Presumere di sapere qualcosa sugli altri quando non si sa abbastanza nemmeno su sé stessi è assurdo oltre che inutile.  La strada per l’umiltà passa per la consapevolezza di quali sono i propri punti deboli e di forza. Il passo successivo è non darsi colpe della propria condizione ma solo assumersene la responsabilità. Una volta che si è preso in carico questo ruolo più maturo si può compiere il salto finale, cioè tentare di correggere e migliorarsi.

Si tratta però di scoperte che non hanno solo a che vedere con l’introspezione ma anche con l’osservazione degli altri, con l’interazione, perché è attraverso il confronto che si può sviluppare senso critico e si può evolvere. Senza nessun dialogo o scontro costruttivo non ci può essere arricchimento. Riconoscere le proprie capacità e il proprio valore non è un alibi per cedere alla vanità, ma il prendere atto di un successo, e del contributo positivo che può essere condiviso con altri. Con l’espressione “la farfalla ricorda sempre di essere stata bruco” si intende dire che non bisogna mai dimenticare radici e origini.

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Flickr

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Quando si raggiunge una posizione privilegiata è molto facile scordarsi delle persone che bisogna ringraziare, o di sé stessi quando non si era nessuno. L’umiltà permette di accogliere tutti i doni che la vita offre, senza che essi corrompano, inquinino o cambino natura e personalità.

C’è chi per un vita desidera cambiare il mondo, e poi quando ne ha l’occasione si limita solo a continuare a farlo girare. Umile è colui che sa gioire per ogni raggio di sole che lo illumina e che riesce a restituire un po’ di luce ogni volta che ne ha l’opportunità. Essere umili vuol dire non sentirsi né superiori né inferiori ma essere semplicemente in armonia. Con sé stessi, con le persone che circondano la nostra vita e con il mondo intero.

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